La protesta dei Forestali castelbuonesi: occupazione simbolica dell’aula consiliare
Da oggi 24.000 forestali in Sicilia sono senza lavoro perché la Regione non ha i soldi
E’ di ieri la notizia circa il licenziamento dei 24 mila forestali siciliani a partire da oggi. “Notizia arrivata dalla Regione nel corso di un direttivo sindacale“, rivela il leader della Uil Claudio Barone.
A fronte di un parere favorevole “pre Cipe” per il reperimento dei fondi, i capi degli uffici della Forestale avrebbero comunicato invece che da oggi i rapporti sono interrotti.
La notizia del licenziamento è arrivata dagli uffici della forestale come un fulmine a ciel sereno. Inaccettabile, insiste la Cisl, che invita Crocetta ad assumersi la responsabilità di evitare il licenziamento, poiché può farlo.
Intanto nelle piazze regionali si accende la protesta, anche a Castelbuono in mattinata è stata occupata simbolicamente l’aula consiliare. Una cinquantina di persone tra gli operai forestali e quelli dell’antincendio hanno chiesto di essere ascoltati dall’Amministrazione.
E’ stato fissato per oggi pomeriggio intorno alle 16.30 un incontro presso il Comune di Castelbuono, nel quale una delegazione di operai forestali castelbuonesi parteciperà alla stesura di un documento redatto con l’amministrazione comunale, indirizzato al Prefetto, per denunciare l’illogicità di tale licenziamento.
E’ stato infatti da pochi giorni comunicato da parte del Comune un accordo con la Regione Sicilia in cui viene specificato che il suddetto personale, per le giornate ancora da completare, può essere utilizzato in lavori di prevenzione, di pulizia delle cunette, dei bordi strada delle aree periferiche, delle scarpate, di svuotamento dei tombini, in sostanza in lavori di protezione civile e di salvaguardia ambientale.
Accordo che effettivamente appare paradossale, se si considera che da tale comunicazione non è passata neanche una settimana.