Operai forestali castelbuonesi, un modello da imitare e da esportare
Da alcune settimane, nel territorio di Castelbuono, squadre di operai forestali stanno svolgendo opere di bonifica e rivalutazione di diverse aree comunali.
Grazie a un protocollo d’intesa tra l’Azienda Foreste e il Comune di Castelbuono, i lavoratori forestali hanno potuto operare in diverse zone del paese. In particolare, i lavori di pulitura e potatura hanno riguardato la sistemazione di Piazza Parrocchia, con il taglio delle Palme distrutte dal punteruolo rosso, inoltre sono state ripulite da sterpaglie le aree verdi all’interno del cimitero e dietro il Castello e ancora sono stati ripuliti i corsi d’acqua e le rive fluviali da anni ostruiti da una vegetazione incontrollata. E altro ancora..
Sotto gli occhi di tutti l’effetto visivo dei lavori effettuati presso il ponte Madonna del Palmento, dopo il taglio delle sterpaglie sono ricomparse scalette di accesso al fiume e muretti in pietra da tempo cancellati dalla memoria (vedi foto).
In Via San Guglielmo è stata bonificata la scarpata antistante il centro di raccolta “scifo”, lavoro particolarmente importante poiché in questo modo è stato favorito l’incanalamento delle acque piovane nel torrente a ridosso, diminuendo il rischio di facili smottamenti a cui quella particolare zona è soggetta. Peraltro anche in questa zona è venuto alla luce un grazioso ponticello in pietra risalente agli anni 70.
Chiaro è dunque il beneficio che ne sta traendo tutta la comunità castelbuonese, ma non solo. Va riconosciuto anche il valore del lavoro degli operai forestali come vera risorsa territoriale. I lavoratori forestali infatti sono stati spesso oggetto di critiche e di facili “etichette”, l’esempio castelbuonese restituisce dignità al lavoratore valorizzandone l’operato, sicuramente un modello che andrebbe tenuto presente dagli amministratori locali e globali, che andrebbe inoltre programmato a priori ed esportato in tutta la Sicilia.