20 anni di cultura a tavola” l’Accademia della Cucina a Cefalù e sul territorio
Nella splendida cornice del Teatro “S. Cicero” di Cefalù, nella giornata di oggi, si è tenuto l’incontro per celebrare “20 anni di cultura a tavola”: la delegazione di Cefalù dell’Accademia Nazionale della Cucina ha festeggiato tale importante traguardo di presenza sul territorio.
Numerosi i partecipanti, che hanno assistito agli interventi in ricordo dei 20 anni di impegno e dedizione della delegazione; commosso, inoltre, il ricordo di delegati come il prof. Nicola Nocilla e l’Ing. Fabrizio Piscitello, che si sono impegnati a portare avanti da un punto di vista scientifico la sezione. Dopo i saluti del Sindaco Daniele Tumminello e dell’Assessore alla Cultura Antonio Franco, il Presidente dott. Antonio Spallina ha introdotto i lavori con i saluti anche di Beniamino Macaluso, fondatore e delegato della sezione di Cefalù dal 2004 al 2009.
A passare la parola al delegato di Alcamo e Castellammare dott. Liborio Cruciata è stata la Prof. Nella Viglianti, vicepresidente della sez. di Cefalù ed eccellente moderatrice della mattinata. L’intervento dell’avv. Michela Ficano ha tracciato il percorso culturale dell’Accademia, gli incontri e i momenti conviviali vissuti negli anni e le pubblicazioni realizzate negli anni come “Le melanzane a modo nostro”, “Il pesce azzurro a modo nostro” . Il dott. Franco Restivo ha tracciato un amarcord di questi 20 anni, le pubblicazioni e l’interesse per argomenti come lo studio scientifico sul grano, ricordando come il Prof. Nocilla, allora delegato, nel 2016 abbia promosso il Convegno alla Valle dei Templi sui grani antichi di Sicilia. Sono stati ricordati i progetti con le scuole, la riscoperta del testo di Bartolomeo Scappi custodito presso la biblioteca Mandralisca, che è stato oggetto di laboratori con l’IPSSEOA di Cefalù. Il Presidente Spallina ha poi ricordato l’impegno sul territorio dell’Accademia e di come, attraverso le sue azioni, abbia promosso “lo sfoglio polizzano” fino a vincere il prestigioso “Premio Villani” lo scorso anno. Dopo l’intermezzo musicale e di poesia di Caterina Di Francesca, Arturo Manera e Franco Restivo alla chitarra, la Prof.ssa Rita Cedrini, docente emerita di Antropologia presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Palermo, ha presentato un’interessante relazione sulla preparazione della tavola attraverso la storia, presentando le opere della storia dell’arte come testimonianza visibile del gusto e del modo di avvicinarsi al cibo da parte dell’uomo nel corso dei secoli. La Prof.ssa Cedrini ha sottolineato come il 1700 sia stato un secolo di fondamentale importanza per una vera e propria rivoluzione della tavola e della cucina. Il the, il caffè e la cioccolata hanno avuto un’importanza tale da dar vita ad oggetti connessi al loro uso. Nei secoli successivi, come ad esempio nel periodo barocco, le tavole hanno addirittura guardato all’architettura divenendo delle scenografie monumentali: si spiega così come la tavola sia sempre stata lo specchio di una comunità e un luogo antropologicamente interessante.
Un ultimo intervento è stato in estemporanea tenuto dalla dott.ssa Rosalia Liberto, che ha curato l’omaggio al presidente della delegazione di Cefalù dott. Spallina e alla Prof.ssa R. Cedrini di due creazioni Geminiano Cozzi 1765 Manifattura di Venezia, che ben si sono inserite dopo il contenuto dell’intervento della docente, la quale ha proprio parlato dell’importanza di oggetti da tavola di vari periodi storici. Infatti proprio a lei è stata donata una tazza con “striche verdi” in ristampa anastatica sul modello di una del 1700 ripresa dal fondo storico dell’azienda; al Presidente, invece un prezioso e piccolo rinfrescatoio modello Asuka – kio , Giappone, portacaviale della collezione ETHNICS che rappresenta le maschere dal mondo, segno del dialogo dei popoli.
Un’occasione, quindi, di cultura tra arte, storia, poesia e musica, che ha dato importanza e ha sublimato il traguardo di questi primi 20 anni della presenza della delegazione dell’Accademia della Cucina a Cefalù.