4 server per intercettazioni. “Saranno facili da bucare”. Intervista del Fatto Quotidiano a Gioacchino Genchi

Roma, Milano e poi Napoli e Palermo. Si troveranno in queste città i quattro server dove verranno raccolte le intercettazioni di tutte le Procure italiane. I decreti ministeriali con i requisiti per la loro realizzazione sono pronti, manca solo la firma del ministro Carlo Nordio. E intanto, proprio su quello che sarà il futuro della conservazione delle intercettazioni, alcuni magistrati avanzano perplessità. Una su tutte: esternalizzando dati così delicati, non aumenta anche il rischio che siano più facilmente accessibili da terzi? L’allarme lo lancia anche Giacchino Genchi, uno dei massimi esperti in materia di analisi informatica di tabulati e intercettazioni: “In questo modo – spiega – le captazioni sfuggiranno al controllo dei pubblici ministeri. Senza parlare dei problemi per la sicurezza e l’intangibilità che il server unico rappresenta”.

Il progetto del ministero della Giustizia nasce su input della Direzione Investigativa Antimafia ed è contemplato nel decreto legge n. 105 del 10 agosto 2023 che ha istituito la creazione di “infras trutture digitali interdistrettuali”. Queste si troveranno, secondo quanto risulta al Fatto, a Roma, Napoli, Milano e Palermo, luoghi dove confluiranno le intercettazioni delle Procure limitrofe.

DEI RISCHI del progetto però è certo Gioacchino Genchi, quarant’anni di esperienza nel campo dell’analisi informatica di tabulati e intercettazioni, prima come perito e poi pure come indagato poi assolto, ora come avvocato penalista. “La realizzazione di questi server – spiega – consentirà a chi gestisce le infrastrutture di disporre di quelle intercettazioni come vuole, sfuggendo al controllo del pubblico ministero, dei giudici delle indagini preliminari e dei difensori degli indagati. Così l’amministratore potrà fare ciò che vuole: ha un potere di ricatto e di interdizione nei confronti di chi vuole. Aspetto questo molto preoccupante”. Per Genchi la questione è anche giuridica: “In Italia c’è il principio della competenza territoriale, che verrà completamente stravolta con la realizzazione di questi mega contenitori”. Il tutto “per tutelare i soliti interessi: gruppi imprenditoriali che si occupano di intercettazioni si spartiranno la torta tra loro, speculando su un investimento così ghiotto. Così si creerà un monopolio”

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