90 profughi ospiti nell’ex hotel Ventimiglia
Sono 60 e provengono tutti dalla Siria e da mercoledì scorso, assieme ad altri 29 Nigeriani e 2 Libanesi, sono ospiti nell’ex hotel Ventimiglia di Geraci Siculo. Sono parte del gruppo di Siriani arrivati a Porto Empedocle, la notte tra il 25 e il 26 ottobre, che hanno denunciato, appena sbarcati, di esser stati derubati, di soldi e monili d’oro, mentre si trovavano a bordo della corvetta Chimera della Marina Militare. Una trentina le denunce per furto, sottoscritte dai profughi, che hanno dato vita a due inchieste, una della Procura di Agrigento, l’altra della Procura militare.
Ad accogliere i rifugiati è stato il sindaco di Geraci Siculo Bartolo Vienna, collaborato dall’assessore Antonia Parrivecchio, Concetta Attinasi e da tanti cittadini geracesi, ha messo in moto la macchina della solidarietà e prestato i primi soccorsi sanitari. Per ben 4 bambini dai 2 agli 11 anni è stato necessario, ricorrere alle cure sanitarie, sono stati ricoverati presso il presidio Sanitario madonna Santissima dell’Alto di Petralia Sottana, perché disidratati, mentre una giovane donna nigeriana in gravidanza è stata accompagnata in ospedale per dolori al basso ventre.
Il primo cittadino ha anche raccolto le testimonianze dei rifugiati ed ha detto: “La nostra comunità ancora una volta è riuscita a dare il meglio per lenire le sofferenze di quanti si trovano a vivere una tragedia umana, familiare e sociale che sembra non avere fine, abbiamo approntato un’unità di crisi per gestire l’accoglienza, ma la cosa che mi fa più rabbia è aver raccolto il loro drammatico racconto del viaggio e la beffa finale: mi hanno detto di esser stati derubati durante i soccorsi in mare da parte della Marina Militare, ho saputo che è stata aperta un inchiesta sono pronto ad andare a testimoniare in procura e ripetere quanto mi hanno raccontato è assurdo quello che è successo, non si possono trattare degli esseri umani alla stregua delle bestie lasciati senza cibo e acqua, è possibile che nessuno si sia preso cura di loro subito dopo lo sbarco?”. “Sono stati lasciati – conclude Vienna – all’addiaccio in un campo di calcio senza una tenda o un tetto sulla testa”.
Fonte: www.cefalunews.net