Agricoltura e innovazione, l’Ismea punta su un’imprenditrice di Castelbuono

Daniela di Garbo, la cui azienda produce snack per sportivi e amanti del benessere, è stata selezionata per un progetto di alta formazione realizzato in collaborazione per avvicinare gli agricoltori under 41 alle tematiche dell’agricoltura 4.0

Snack genuini e certificati destinati a sportivi e amanti del benessere, per la pausa veloce e sana da fare nella giornata. E’ Crunchy Nature, l’idea di una giovane imprenditrice agricola di Castelbuono, Daniela Di Garbo – responsabile per le province di Palermo e Trapani di Turismo Verde della Cia – selezionata tra le prime quattro alla tappa per il sud Italia del progetto AgriAcademy di Ismea, l’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare. Un progetto di alta formazione realizzato in collaborazione con il Mipaaft con l’obiettivo di avvicinare gli agricoltori under 41 alle tematiche dell’agricoltura 4.0, della digital transformation, dell’export management e del marketing, lavorando alla costruzione di veri progetti. Circa 50 i giovani imprenditori presenti che hanno presentato 16 concept di agricoltura innovativa, diventati 4 dopo una selezione non competitiva effettuata dagli stessi imprenditori.

Tra i 4 progetti selezionati anche Crunchy Nature di Daniela di Garbo, un’idea di produzione di barrette e prodotti monodose per merende e aperitivi realizzati con frutta e ortaggi del territorio disidratati, realizzati in modo naturale e senza aggiunta di zuccheri e additivi. “Lavorando in agriturismo ho notato – spiega Daniela di Garbo – che gli ospiti hanno un grande interesse per le produzioni artigianali biologiche e Made in Italy. Preparare snack veloci che si possono consumare sia in vacanza che a casa rappresenta un’opportunità per far crescere l’attività con prodotti da portare in tasca”. A Bari, città dove nello scorso fine settimana si è svolta la tappa del progetto, ha avuto modo di confrontarsi con decine di altri giovani imprenditori agricoli pronti a mettersi in gioco nel campo dell’innovazione: “Una bella esperienza di condivisione – commenta – che ha consentito il confronto con colleghi che vivono esperienze diverse ma complementari, consentendo una crescita per tutti. Inoltre le due sessioni di AgriAcademy sono state una bella scuola per tirar fuori le nostre idee e dar loro una struttura che le renda realizzabili”.

(Fonte: PalermoToday.it)

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