Aguzzate la vista e riconoscete i volti nella foto dell’inaugurazione dell’Ara di Vinzeria (1976)
Dopo la prima puntata, pubblicata il 23 settembre 2020 e dedicata al pubblico del campo sportivo, a grande richiesta riprendiamo il gioco on lain Aguzzate la vista. Il primo gioco al mondo che offre la garanzia di non perdere niente, ma anche la delusione di non vincere alcunché. Si tratta, infatti, di un gioco imperniato sul semplice concetto filosofico del pareggio: chiunque giochi, per quanto giochi, per quanto azzardi, ha la certezza matematica di irisinni ccu i sua.
Il gioco, ci preme ricordarlo, nasce dalla preziosa collaborazione con l’Archivio fotografico Mazzola curato da Sasà Mazzola e oggi propone il riconoscimento dei numerosi soggetti immortalati nelle tre immagini sotto riprodotte.
Si tratta di tre fotografie scattate il 22 agosto 1976, in occasione della inaugurazione dell’Ara della Giovinezza, eretta in onore dei veterani ciclisti, che sorge a Vinziria bassa, esattamente sulla collinetta ai piedi della quale la strada che scende dallo stradone per Isnello incontra quella che sale dal Pitraro.
Se la prima fotografia, a prima vista, potrebbe far pensare che a celebrare la messa sia stato Emilio Minutella, se non altro per l’abbagliante abito bianco candido, la seconda spazza ogni dubbio circa il fatto che ad officiare la sacra funzione fu il vescovo Mons. Salvatore Cassisa, della Diagnosi di Cefalù (come disse un celeberrimo politico dell’epoca che però, stranamente, non è quello che pensate voi). Lo stuolo di personaggi che assiepa l’altare da ambo i lati chiede, per lo spirito di questo gioco, di essere individuato così come la folla della terza fotografia che si estende per tutta la salita, o la discesa, a seconda dei punti di vista. Avvertiamo i gentili lettori che per vedere meglio i soggetti delle foto più che la visiera è certamente utile l’uso dei tasti di zoom posti sul riquadro dell’immagine. Buona caccia e, se lo ritenete utile, socializzate attraverso i commenti i volti individuati ai lettori curiosi che non sono riusciti nella stessa vostra impresa.
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