Annuncio di Crocetta: Nuovi piani industriali presentati per Termini
Si pensa sempre all’auto ma c’è un interesse per le energie rinnovabili. L’ultima idea sul futuro dello stabilimento Fiat di Termini Imerese è stata formulata dal presidente della Regione, Rosario Crocetta, che ha raccolto le proposte di due aziende disposte a investire nel polo industriale. Sono la Ecogen che opera nel settore delle energie pulite e la Newcoop, azienda piemontese con sede a Novi Ligure, che si occupa di piattaforme logistiche e di svuotamento e riempimento di container e silos. Se ne è parlato nel tavolo sulla crisi aperto alla Regione. Ma non sono novità dell’ultimo momento: la Newcoop, per esempio, era stata già selezionata da Invitalia con altre aziende di cui ormai si sono perse le tracce. La Ecogen si occupa di trasformazione di energia con produzione di biomasse non alimentari, non inquinante per l’ambiente.
“Non vogliamo rinunciare all’industria dell’automobile – ha assicurato Crocetta – ma se al momento quell’industria non arriva, la priorità è la salvaguardia dei posti di lavoro”. Il presidente ha comunque deciso di contattare le maggiori industrie automobilistiche per saggiarne la disponibilità ad attivare linee produttive a Termini Imerese.
Le dichiarazioni di Crocetta sono state accolte favorevolmente dal sindaco Totò Burrafato: “La notizia delle manifestazioni di interesse è sicuramente positiva,e lascia intravedere uno spiraglio di luce da una porta che sembrava essersi chiusa. Tuttavia – aggiunge – vogliamo ribadire ancora una volta che Termini Imerese ritiene, a questo punto, dopo due anni di dichiarazioni e successive smentite e dopo oltre un anno dalla chiusura definitiva dello stabilimento Fiat e a meno di un anno dalla scadenza degli ammortizzatori sociali previsti dall’accordo del dicembre 2011, che sia giunto il tempo delle scelte per tornare al lavoro”.
L’idea di Burrafato sul futuro è quella di ampliare la vocazione industriale. “Con investimenti relativamente contenuti – spiega – la zona industriale può trasformarsi in una piattaforma europea per la ricerca nel campo delle energie rinnovabili situata nel mezzo del bacino del Mediterraneo (utilmente valorizzata come volano del rilancio dell’economia dell’Europa meridionale maggiormente colpita dalla crisi). A questo punto ciò che Termini Imerese chiede – conclude Burrafato – è di essere inserita in processi industriali innovativi riguardanti settori in via di sviluppo, su cui città e regioni non solo italiane stanno già puntando anche nell’ottica della prosecuzione dell’esperienza automotive in chiave moderna. Sono queste le vere opportunità che possono coniugare il miglioramento della qualità della vita con il rilancio delle economie locali”.
(lavoceweb.com)