Aquile randagie – essere scout ai tempi del fascismo. Al Cinema di Francesca di Cefalù il film su una pagina della storia italiana
In occasione dell’arrivo nelle sale italiane del film Aquile randagie di Gianni Aureli, storia dello scoutismo durante il ventennio fascista, a Cefalù, l’Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani (AGESCI) e il Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani (MASCI) organizzano un incontro per raccontarsi e assistere insieme alla proiezione del film.
Lunedì 30 settembre, presso la storica sala del Cinema Di Francesca sul Corso Ruggero, alle 19.15 gli scout adulti racconteranno gli anni della cosiddetta giungla silente (il periodo della clandestinità) vissuta a Cefalù e a seguire si racconterà come l’impegno educativo rende oggi attivo il gruppo scout Agesci Cefalù 1 accanto agli altri gruppi scout della zona.
Alle 20.00 si proietterà il film. Il regista Gianni Aureli e la sceneggiatrice Gaia Moretti, entrambi capi scout, raccontano di come, quando il 9 aprile 1928 lo scautismo fu dichiarato soppresso dal Consiglio dei Ministri, un gruppo di ragazzi scout di Milano e Monza continuarono a svolgere attività in clandestinità col nome di Aquile randagie. Il fascismo non li ignorò: uno di loro fu pestato a sangue da una squadraccia, in una notte d’autunno, e ci rimise l’udito da un orecchio. Dopo l’8 settembre 1943, diedero vita all’O.S.C.A.R., l’Organizzazione Scoutistica Cattolica Aiuto Ricercati che si impegnò in un’opera di salvataggio di perseguitati e ricercati di diversa nazione, razza, religione, con espatri in Svizzera attraverso i boschi e i monti che nessuno conosceva meglio di loro.
Il film sarà proiettato in contemporanea nazionale nella sola giornata del 30 settembre anche alle 17.30 e alle 22.00 presso la sala del Cinema Di Francesca.