Caso aggressione all’arbitro, parla il giocatore: “Io non ho fatto atti di violenza”

Carlo Calvaruso è stato squalificato per circa un anno e mezzo dal Giudice Sportivo a causa dell’aggressione all’arbitro Lipari di Trapani avvenuta in occasione del derby delle Madonie Geraci – Castelbuono. Secondo quanto scritto dal direttore di gara sul referto, Calvaruso lo avrebbe preso per il polso e poi gli avrebbe afferrato la mandibola.

Il giocatore si difende da queste accuse e ha già cominciato il suo iter giuridico per ottenere una diminuzione della squalifica come ci spiega: “Ho cominciato ufficialmente il mio percorso giuridico. Mi sono affidato ad un avvocato e abbiamo tutte le carte in regola per far diminuire la sanzione”.

“Io non ho mai fatto atti di violenza. Io non sono d’accordo con la pena che ho ricevuto. Non voglio entrare ancora nel merito per non alimentare polemiche, ci sono gli atti e ora vedremo con il ricorso, ma ripeto: io non sono stato violento”.

LA SQUALIFICA DI CALVARUSO
“Le cose devono essere esaminate bene e con la giusta proporzione. La mandibola? Io non gliel’ho mai stretta. Questa accusa è falsa e non lo dico solo io, ma tutti i presenti allo stadio: tifosi e giocatori. Non ho fatto assolutamente ciò che l’arbitro ha scritto sul referto”.

A rilasciare dichiarazioni per BlogSicilia.it è stato anche il legale di Calvaruso: “Io ho già presentato il ricorso in appello e adesso attendo la fissazione dell’udienza da parte degli organi competenti. Preferisco non aggiungere altro per ragioni di convenienza, ma è chiaro che speriamo in una riduzione: è una strada in salita – prosegue l’avvocato -, ma siamo dell’idea che la squalifica sia sproporzionata rispetto alla reale condotta del giocatore”.

(Fonte https://www.blogsicilia.it)

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