Castelbuono, appello per la Pace, flash mob e testimonianze. Sabato 9 novembre ore 17 piazza Margherita
Ancora prosegue il genocidio in Palestina, ancora morte e distruzione in Ucraina per una guerra infinita che appare sempre più senza prospettive.
Il governo italiano è coinvolto, non tronca il suo appoggio politico a Israele, non pone in essere alcuno sforzo diplomatico per la pace, e continua ad aumentare la spesa in armamenti, sottraendo risorse ai servizi e ai sussidi alle fasce più deboli, mentre cresce la parte della popolazione italiana che vive al di sotto dei livelli di povertà e la sanità è al collasso.
La logica guerrafondaia sembra inarrestabile e i potenti del mondo fanno finta di non capire che siamo di fronte a un’escalation che può condurre a una guerra atomica, con tutto quello che comporta in termini di devastazione e catastrofe umana.
Il modello economico, politico e sociale del capitalismo e del consumismo sfrenati si è rivelato una logica perversa che avvicina sempre più al baratro.
Ci rivolgiamo a tutti i cittadini affinché prendano coscienza e posizione contro tale modo di gestire il mondo e si impegnino per far cambiare la rotta che sta distruggendo il nostro pianeta.
Vogliamo esprimere una condanna netta del terrorismo e di ogni forma di azione violenta che aumenti l’odio e impedisca il dialogo, una altrettanto netta condanna dell’occupazione di altri Stati Sovrani e della risposta al terrorismo con azioni criminali e spropositate verso i civili.
Opponiamo al modello competitivo il modello cooperativo tra i popoli e le nazioni del mondo, nel segno della fratellanza.
Non abbiamo un pianeta B di ricambio, dobbiamo difendere la nostra cara Terra. Ne va della nostra sopravvivenza!
Riteniamo che il Governo debba fare gesti concreti per perseguire la cessazione della guerra e delle violenze in corso, in attuazione dell’articolo 11 della Costituzione: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”:
- Adoperarsi per sospendere l’accordo di associazione tra UE e Israele.
- Ritirare l’ambasciatore italiano da Israele.
- Adottare sanzioni economiche contro Israele (revocare gli accordi militari) come strumento di pressione per il cessate il fuoco.
- Escludere aumenti di investimenti in armi dalla politica economica del governo.
- Iniziare un fattivo impegno diplomatico con l’obiettivo di fermare la guerra in Ucraina.
- Rilanciare il ruolo delle Nazioni Unite nella costruzione del processo di pace.
Ci vediamo sabato 9 novembre alle ore 17 in Piazza Margherita.