Castelbuono in Comune: mozione di sfiducia al Presidente del Consiglio comunale Piscitello

Con la presente i sottoscritti Consiglieri Comunali del Comune di Castelbuono, Calì Laura, Cucco Giovanna, Sottile Simone e Tumminello Antonio.
Premesso che a seguito dell’insediamento del nuovo Consiglio Comunale è stato eletto con larga maggioranza in qualità di Presidente del Consiglio Comunale il Sig. Mauro Piscitello giusta Deliberazione Consiliare n. 18 del 25 Giugno 2018;

che a seguito dell’esercizio delle proprie funzioni il Presidente ha assunto unilateralmente decisioni e comportamenti in violazione delle prerogative del Consiglio dei Consiglieri;
che il presidente nel tempo ha ingiustamente tolto più volte la parola ad alcuni  Consiglieri Comunali di minoranza provocando anche l’abbandono dell’aula da parte del Capogruppo Consiliare di minoranza;

che nel tempo ha convocato più sedute di Consiglio Comunale senza svolgere regolarmente la conferenza dei Capigruppo, nei modi e nei termini previsti, o come da prassi del Comune di Castelbuono ex art. 25 dello Statuto Comunale, creando molteplici difficoltà di partecipazione ai singoli Consiglieri;
che spesso non ha consentito che si svolgesse la fase delle interrogazioni e comunicazioni come momento di dialogo ineludibile tra i Consiglieri e l’Amministrazione ex articolo 24 e seguenti del regolamento del Consiglio;

che ha deciso di imperio di proporre i lavori d’aula punti all’ordine del giorno non calendarizzati nella seduta dei Capigruppo;
che durante importantissime sedute avente ad oggetto il bilancio di previsione 2018 ha impedito a tutti i Consiglieri di intervenire concedendo solo cinque minuti in più al Capogruppo per l’intervento, fatto che alla fine ha provocato l’abbandono dell’aula da parte dello stesso;

che spesso ha rivolto all’aula inviti persino sul tono della voce da utilizzare;
che spesso ha perpetrato differenze tra i Consiglieri redarguendone alcuni di minoranza sugli interventi in merito all’ordine dei lavori;

che in merito all’importantissima seduta avente oggetto il rendiconto 2017 ha stabilito unilateralmente la data del Consiglio Comunale, senza concordare con il gruppo di minoranza, la data dello stesso e non rispettando i termini che vengono concessi ai Consiglieri Comunali per lo studio degli atti;
che lo stesso come nel caso del Rendiconto 2017 ha convocato il Consiglio Comunale senza rispettare l’art. 86 dello Statuto Comunale, l’art. 79 del Regolamento di Contabilità e l’art. 227 del Testo unico degli Enti Locali manifestando tutta la propria capacità di essere garante delle norme statuarie, regolamentari e legislativi, con palese violazione delle prerogative dei Consiglieri Comunali e delle norme;

che lo stesso è stato richiamato espressamente in merito al Commissario ad Act Angelo Sajeva il quale invitava la Presidenza del Consiglio “al ritiro al punto dell’odg del 29/11/2018” intimando che “…ove ciò non avvenga, lo scrivente si vedrà costretto ad intervenire sostitutivamente” fatto estremamente grave e mai successo in precedenza al Comune di Castelbuono (vedi nota ALLEGATA);
che ad esplicita richiesta di ricevere la nota da parte del Consigliere di minoranza Cucco Giovanna, non consegnava la nota, considerandola riservata, quando invece il Capogruppo di maggioranza e probabilmente tutto il Gruppo di maggioranza ne era in possesso;

CIO’ PREMESSO gli scriventi espongono quanto segue:

Da quanto affermato in premessa emerge il comportamento effettivo tenuto dal Presidente del Consiglio Comunale Sig. Piscitello Mauro nel tempo ed in più occasioni non è stato imparziale e volto all’assoluta tutela e garanzia dell’Organo Consiliare;
in concreto il Presidente ha compiuto azioni che sono state tese a violare i principi democratici che sostengono il ruolo del Consiglio non rispettando il regolamento Consiliare, sminuendo il ruolo delle opposizioni fondamentale in un sistema democratico;
tutto ciò ha portato gli scriventi ad interrogarsi sull’opportunità che il Presidente possa mantenere il ruolo.
Sono state offerte molte opportunità per riparare alle azioni compiute anche a seguito di proteste forti da  parte  dei Consiglieri di opposizione  che  tuttavia  si evince  che  sono  state  colte,  anzi  il

Presidente ha proceduto ancora una volta con azioni unilaterali e senza consultazione preventiva con il Capogruppo di minoranza;
pertanto gli scriventi chiedono che il Presidente del Consiglio Sig. Piscitello Mauro in base agli articoli 27 dello Statuto Comunale e ai sensi degli articoli 3 e 29 del regolamento dei lavori Consiliari, sentita la conferenza dei Capigruppo, calendarizzi, senza indugio ed entro il mese di Gennaio 2019 una seduta di Consiglio Comunale con il seguente ordine del giorno:
Mozione di sfiducia del Presidente del Consiglio Comunale Sig. Piscitello Mauro

I Consiglieri del gruppo Consiliare
Castelbuono in Comune

In allegato un estratto, sintetizzato dell’intervento del consigliere Sottile come premessa alla mozione di sfiducia.

“…Dispiace sentire e leggere polemiche e problemi tecnici riguardanti il campo sportivo, spero che l’amministrazione si attivi a risolvere questi problemi non a proclami ma a fatti concreti. Ho avuto da sempre una forte passione sportiva, lo sport è maestro di vita, sana competizione, rispetto delle regole e del regolamento, dell’avversario e del compagno; è importante il gioco di squadra dove lo sforzo di tutti si unisce in unico obiettivo, IL raggiungimento della vittoria; in tutte le squadra ci sono i mediocri, i bravi e i campioni, ma nelle squadra vincenti, c’è rispetto reciproco, e c’è il ruolo del capitano, il simbolo, il più carismatico, che gestisce lo spogliatoio, il capitano deve e sa come prendere i compagni di squadra, ognuno con ambizioni e carattere diverse, ma lui sa mediare e ne conosce le esigenze, rappresenta la squadra, deve interloquire con arbitro, tifosi, presidente della società, sa e deve difendere e rispettare i compagni e pretenderne il rispetto da parte degli altri. È sopra la parte se qualcosa è andato storto, se c’è stata qualche incomprensione deve capire il motivo e cercare di chiarire per continuare a lottare per l’obiettivo comune.

Senza chiudersi in proprie posizioni ed assumere ruoli formali, mettendo al centro il dialogo e il confronto anche se ci sono stati errori da parte dei compagni di squadra o viceversa. Anche se qualche compagno ha detto, o forse lasciato intendere qualcosa che non è andata di buon gusto al capitano, questo non significa che si chiudono i rapporti con quel compagno ma anzi vanno riaperti e ridiscussi, per poter prendere scelte insieme e non posizioni inamovibili e di puro formalismo, un capitano che deve lasciar parlare tutti ampiamente quando gli argomenti trattati e quel dibattito può portare frutti per la comunità che si rappresenta. Un tale tipo di Capitano, che coperto da altri compagni di squadra a mantenere questo ruolo, senza essere più quello a cui tutti i compagni hanno dato fiducia e apprezzato, deve comprendere, che un tale tipo di capitano, se si continua cosi, non è più di tutti, e deve togliersi la fascia dal braccio e riconsegnarla alle volontà della squadra affinché si possa scegliere un nuovo capitano. Di questo abbiamo ragionato, cari amici consiglieri, noi siamo un’unica squadra abbiamo idee e opinioni diverse, ma obiettivo comune, il bene della nostra società e la buona gestione della cosa pubblica per far vivere i cittadini dignitosamente e civilmente, possiamo avere idee diverse, ma ci riuniamo e cerchiamo soluzioni per il bene comune questo è l’obiettivo, tutti lo condividiamo, mettiamo impegno, tempo e sacrificio, possiamo essere bravi ma anche scadenti, ma con onesta intellettuale ci impegniamo in un ruolo a cui ci hanno chiamato; meritiamo rispetto e noi non ci sentiamo rappresentati dal capitano se l’atteggiamento non è più aperto, non c’è dialogo, non c’è confronto, non ci si telefona, non si concorda, perché deve essere lui a riaprire il dialogo se qualcosa non gli è andata a genio, e spero vivamente che Presidente, se ne renda conto, e che un moto d’orgoglio attraversi anche la maggioranza. La riflessione, non è contro la persona, non vuole essere un’accusa personale, prima c’è sempre il rispetto per quella persona, paesano come noi, e che vuole il bene del nostro paese e che rispetto, ma per il ruolo istituzionale che svolge. Grazie per l’attenzione.”

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