Castelbuono, preso ladro-netturbino
Dal furto di una macchina a quello di un telefonino. E così il lupo perde il pelo ma non il vizio. In entrambi i casi, però, la furbizia non è stata abbastanza per M. R., operatore ecologico di 63 anni, che si è fatto sempre scoprire. Quindi è stato nuovamente denunciato a piede libero alla Procura di Termini Imerese per il reato di furto aggravato. La notizia è stata pubblicata da Giuseppe Spallino sul Giornale di Sicilia.
Il tutto è avvenuto senza che la proprietaria del cellulare si fosse accorta di essere stata derubata. Il furto è avvenuto alle 10 del mattino nei pressi di un bar nella centralissima via Sant’Anna. L’uomo aveva approfittato di un momento di disattenzione per sottrarre il cellulare ad una cliente del bar e allontanarsi subito dopo in direzione della vicina via Cefalù. Quindi i carabinieri, appresa la notizia, grazie ad una segnalazione, si sono messi immediatamente alla ricerca del 64enne volto noto agli stessi militari dell’Arma, per essersi reso responsabile, il 15 maggio 2017, del furto di un’autovettura.
L’uomo è stato rintracciato e portato in caserma, dove ha ammesso le sue responsabilità. Inoltre, ha accompagnato i carabinieri in via Santa Lucia, nella periferia del paese, dove aveva nascosto il telefonino, in mezzo alle sterpaglie e avvolto in un sacchetto di plastica trasparente, probabilmente per preservarlo dal maltempo e con il proposito di recuperarlo in un secondo momento per non farsi notare da nessuno, e soprattutto per non essere scoperto dai carabinieri. Il cellulare recuperato è stato riconsegnato alla vittima, che ha ringraziato i militari dell’Arma per la loro disponibilità e celerità.