Castelbuono: primo caso in Italia in cui viene riconosciuta l’invalidità ad una donna affetta da fibromialgia
CASTELBUONO: PRIMO CASO IN ITALIA IN CUI VIENE RICONOSCIUTA L’INVALIDITA’ AD UNA DONNA AFFETTA DA FIBROMIALGIA – PRIMO CASO ASSOLUTO IN ITALIA – SUCCESSO LEGALE PER LA CNA DI CASTELBUONO RAPPRESENTATA DALL’AVVOCATO ANGELA MARIA FASANO
Castelbuono oggi entra nella storia giuridica. E’ il primo Comune italiano in cui è stata riconosciuta la portata invalidante della fibromialgia in favore di una cittadina. Il tutto grazie all’attività legale portata avanti dall’avvocato Angela Maria Fasano che ha curato il caso per la CNA di Castelbuono su mandato di una cliente. Un male oscuro, insidioso ed infimo: la fibromialgia.
Un calvario, una malattia che ti toglie le forze, il respiro, la voglia di fare. Una patologia che non sempre ottiene degna tutela legale. E questa, in estrema sintesi, per chi ne soffre, è una delle più grandi ingiustizie che aleggiano nel nostro Stato.
Potremmo definirla come la malattia delle malattie: a scatenare la patologia sono spesso traumi psicologici o fisici. I disturbi causati dalla fibromialgia comprendono tra gli altri: dolore alla colonna vertebrale o alle articolazioni periferiche, rigidità articolare, sindrome dell’intestino irritabile, emicrania, astenia, ansia, crisi di panico, depressione, nausea, vertigini. Tutto diventa difficile, anche alzarsi dal divano.
Colpisce come un fulmine a ciel sereno, per questo è infima. Poi, ad un tratto, il normale tran tran quotidiano casa, famiglia, amici, lavoro viene distrutto. Lavorare diventa sempre più difficile se non impossibile, la forza di fare ci abbandona.
Sebbene l’OMS abbia riconosciuto già dal 1992 l’esistenza di questa sindrome solo parte dei Paesi europei ha aderito. Tra questi non figura l’Italia. Il Parlamento europeo ha invece approvato nel 2008 una dichiarazione che, partendo dalla considerazione che la fibromialgia non risulta ancora inserita nel Registro ufficiale delle malattie nell’Unione europea e che questi pazienti effettuano più visite generiche e specialistiche, ottengono un maggior numero di certificati di malattia e ricorrono più spesso ai servizi di degenza, rappresentando così un notevole onere economico per l’Europa, invita la Commissione europea e il Consiglio a mettere a punto una strategia comunitaria per la fibromialgia in modo da riconoscere questa sindrome come una malattia e ad incoraggiare gli Stati membri a migliorare l’accesso alla diagnosi e ai trattamenti.
Castelbuono oggi si fregia di un primato. In assoluta controtendenza con l’orientamento espresso da diversi Tribunali, una donna castelbuonese – rappresentata dallo studio Legale Fasano su mandato della CNA di Castelbuono – ha ottenuto giustizia presso il foro di Termini Imerese: il Tribunale adito con provvedimento recentissimo del 25/05/2017 n. 1116/2016 ha omologato il provvedimento di riconoscimento della riduzione della capacità lavorativa con diritto alla corresponsione della pensione di invalidità.
E’ il primo caso che si registra in Italia. Un successo senza precedenti che ha affermato un principio di diritto che dovrebbe invece operare nella normalità, senza il necessario ricorso all’ausilio di un avvocato.
Ma alla fine ha vinto la giustizia e la tutela del bene vita – spiega l’avvocato Angela Maria Fasano. E’ straordinaria la forza di volontà degli uomini e donne che soffrono tale male. Nei loro occhi abbiamo trovato la forza per poter dare luce e degno ristoro per le sofferenze patite.
Castelbuono, quindi, con tale provvedimento, inserisce il suo nome in un importantissimo precedente che sarà di prezioso aiuto per migliaia di donne e uomini che – purtroppo – sono colpiti da questo infimo ed oscuro male.
Un vanto per il nostro paese sotto l’aspetto umano, sociale e sanitario.