“Una Strana Signora” di Annamaria Guzzio. Disponibile il video integrale dello spettacolo teatrale

Dalla finestra in alto è possibile rivedere lo spettacolo teatrale dal titolo: “Una Strana Signora” a cura di Annamaria Guzzio. L’evento si è svolto venerdì 12 agosto a Castelbuono presso il Chiostro di San Francesco.

Il Teatro è il luogo delle illusioni,
possiede la grande magia di far nascere delle vite e delle storie
che muoiono nel momento in cui si chiude il sipario
(Anna Marchesini)

Una piccola storia, fragile e visionaria, come solo i sogni sanno essere. Un vecchio teatro abbandonato, costumi dimenticati, ombre che parlano tra vestiti che ballano, note che si formano nell’aria quasi magicamente, oggetti che trascolorano, evanescenze. Forse ricordi…o immagini custodite nella memoria di chi per lunghi anni ha vissuto in quel luogo tanto da farne il “luogo” dell’anima, il rifugio sicuro quando si fugge da un mondo ormai incomprensibile. Il gioco onirico diventa una realtà nuova in cui tutto può accadere perché la legge che la governa non è quella della ragione ma quella del desiderio che rende possibile l’impossibile, inglobando tutto l’infinito che è negli uomini e rendendolo soffice come una nuvola dentro cui tuffarsi per ritrovarsi.
Gelsomina vive da tempo immemorabile dentro questo luogo, come una regina si diverte a dar corpo e voce ai ricordi, recitando senza altro pubblico se non quello delle ombre del tempo ormai perduto e mai vissuto, visitata periodicamente dal giovane Filippo, un funzionario straordinariamente umano che tenta di salvarla dall’inevitabile crudele sfratto, mosso da sincera ammirazione per lei, che vive nella convinzione che solo quando non si ha più niente si possiede il mondo, ma anche da affetto sincero.

In questo surreale e fragile microcosmo irrompe un giorno una ventata di vita portata da un artista girovago, un Arlecchino spiantato che l’occasione fa ladro di illusioni, e una gelida folata di Morte che ha l’inevitabile compito di portare a compimento la vita di Gelsomina. Ma entrambi rimangono presi e disarmati dall’impatto con l’inconsistenza tenace di un sogno che è tanto fragile da essere indistruttibile e, catturati dal fascino dell’antico e strano gioco del teatro, ne subiranno la malìa tanto da diventare per Gelsomina compagni d’Arte e di sogni. Sarà questo il gran Teatro del Mondo?

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