Castelbuono, «Ti taglio la testa»: 31enne condannato a due anni e quattro mesi di reclusione
«Ti taglio la testa!». Era stato solo l’inizio di un’escalation di minacce contro un ragazzo che aveva collaborato con i carabinieri fornendo il nome di chi gli forniva la droga per poi spacciarla. Questa l’accusa per cui è stato condannato un uomo di 31 anni, ritenuto dagli inquirenti il capo di un gruppo dedito al mercato degli stupefacenti.
Il gup Claudio Emanuele Bencivinni, al termine del processo che si è svolto con il rito abbreviato al Tribunale di Termini Imerese, gli ha inflitto una pena di due anni e quattro mesi di reclusione per minacce gravi, mentre lo ha assolto dal reato di spaccio di sostanze stupefacenti per il principio del «ne bis in idem», in quanto per lo stesso fatto l’uomo era stato recentemente condannato dalla quarta sezione della Corte di appello di Palermo. Il pm Daniele Di Maggio aveva chiesto due anni. La notizia è stata pubblicata da Giuseppe Spallino in un articolo dettagliato apparso sull’edizione odierna del Giornale di Sicilia.