CastelbuonoSCIENZA: “La Sismicità Italiana alla Luce della Storia Geodinamica del Nostro Paese”
L’Italia è un Paese geologicamente molto attivo perché è situato in un’area particolarmente instabile, caratterizzata da complessi movimenti. L’intero territorio nazionale è attraversato da catene montuose di recente origine e tuttora in formazione; a questo si aggiunge il movimento di subduzione della Placca africana al di sotto dell’Arco calabro e delle Eolie.
Testimonianza di questa situazione geodinamica è l’intensa attività vulcanica e sismica. Sicuramente l’attività sismica del nostro Paese non è paragonabile a quella dell’area circumpacifica, la cosiddetta cintura di fuoco, ma di certo l’Italia è una regione tormentata che nel tempo ha manifestato tutta la sua fragilità geologica e strutturale. Storicamente è sempre mancata una visione di insieme finalizzata alla prevenzione sismica: assente una pianificazione territoriale ed incerta, quando non criminosa, l’edilizia antisismica. La storia ci insegna che enorme è stato il contributo in termini di vite, di strutture, di opere d’arte che l’Italia ha pagato per questa sua fragilità. Il terremoto di Messina e Reggio Calabria del 1908, del Belice del 1968, dell’Irpinia del 1980, dell’Umbria del 1997, L’Aquila, l’Emilia Romagna, l’Umbria e le Marche del tempo più recente non sono altro che la manifestazione delle forti tensioni che si accumulano nelle rocce, in tempi più o meno lunghi, e che in parte si scaricano rilasciando energia elastica sotto forma di onde sismiche, con il loro carico di distruzione e dolore.
Tale situazione ci pone di fronte ad un quesito pressante: a cosa è dovuta questa concentrazione di eventi sismici che caratterizza l’Italia? A questa domanda cerca di rispondere il prossimo appuntamento di divulgazione scientifica organizzato da CastelbuonoSCIENZA. Il 21 gennaio, alle ore 17, presso la sala delle Capriate, abbiamo il piacere di poter ascoltare due ricercatori dell’INGV-Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Il dott. Antonino D’Alessandro e il dott. Giorgio Capasso, da anni impegnati nella ricerca geofisica e geodinamica del nostro territorio, ci guideranno nella comprensione del fenomeno sismico alla luce della teoria della Tettonica delle placche, attraverso uno spaccato sulla situazione geodinamica del nostro territorio.
Nell’ottica che qualsiasi sapere umano coinvolge le diverse sfere dell’esperienza, inizieremo la serata con delle testimonianze letterarie: le relazioni scientifiche verranno introdotte da letture sapientemente esposte da Giuseppe Vignieri, Mario Gugliuzza e Samuele Castiglia.
Seguirà un dibattito in cui i due ricercatori interagiranno con il pubblico.
Vi aspettiamo sabato 21 gennaio alla Sala delle Capriate, presso la Badia di Via Roma, 73.
Per CastelbuonoSCIENZA
Anna Maria Cangelosi