Comitato per Le Fontanelle: Una “pinnuliddra” ogni settimo giorno toglierà le bugie di torno

Il 16 dicembre scorso il sindaco e il suo scrivano, il capogruppo del Movimento Democratico che ha co-firmato, hanno pubblicato un post intervenendo sulla destinazione d’uso delle Fontanelle.

Prima di parlarvi dell’argomento che ci preme, è doveroso spendere due parole su quel post. Diciamo subito che, se il capogruppo è riuscito nell’improba impresa di correggere gli svarioni sintattico-grammaticali del co-firmatario, nulla ha potuto sul piano dei concetti. Chissà, forse perché in questo campo non deve essere molto più ferrato del suo mentore. Così, tralasciando tutta la serie di falsità enunciate nel post, anche il capogruppo si è dovuto adattare a trascendere in assenza di contestazioni concrete, scadendo assieme al suo capo in affermazioni che meriterebbero ben altra attenzione: hanno detto testualmente “Ci complimentiamo sinceramente per la strategia comunicativa del leader del comitato, sicuramente si sarà ispirato al Ministro della propaganda nazista Goebbels, secondo cui “una bugia ripetuta tante volte diventerà una verità”.

Premettiamo che: 1. le affermazioni, attribuite all’ipotetico leader del comitato sono  dimostrabili sulla base di precedenti affermazioni del sindaco o del suo entourage; 2 il Comitato non ha leader e non si capisce perché al sindaco riesca così difficile accettare che il Comitato possa avere, sempre, tante opinioni che poi si fondono in quella democraticamente votata, senza che ci siano presunti maggiorenti che “s’affunciani” se la decisione democratica non piace loro, come ha fatto il sindaco quando fu messo in minoranza dagli appartenenti al movimento Andiamo oltre.

Ciò detto, l’aver attribuito al “leader del comitato” le affermazioni è un atto di arbitrio, uno dei tanti che stanno portando avanti da quando si sono insediati. Ma la cosa più grave e misera è aver paragonato il Comitato, anche se nella persona di un leader che non esiste, a Goebbels.

Quanto alle presunte “Bugie ripetute tante volte” nella speranza che diventino realtà, ci portano dritte all’obiettivo reale di questo comunicato: ora che abbiamo potuto finalmente analizzare le carte del progetto esecutivo, sbandierato come un successo dal sindaco e dal suo capogruppo nel post, possiamo sbugiardare con dati e fatti tutte le affermazioni che ci hanno propinato, incluse le false promesse al Comitato e gli scopi nobili sbandierati ai cittadini. Per dar tempo e modo ai cittadini di capire da soli dove vuole arrivare il sindaco con Le Fontanelle, lo faremo un argomento alla volta. Una “pinnuliddra” ogni settimana, quasi una terapia per il mal di stomaco: solo che per alcuni risulterà terapeutica, per altri invece la causa del malessere.

Il primo argomento, che affrontiamo questa settimana, è l’assenza nel progetto esecutivo vigente di camerini e di servizi per gli artisti, uno dei requisiti indispensabili per pensare a un teatro. A pagina 6 della relazione tecnico-illustrativa a questo proposito dice che:

è previsto il locale degli impianti tecnici, i servizi igienici e lo spogliatoio per il personale oltre ad alcuni servizi igienici destinati agli utenti esterni, accessibili direttamente dal cortile Sant’Anna. Lo spogliatoio ed i wc potranno anche essere utilizzati per la preparazione degli attori in occasione di rappresentazioni teatrali”.

Secondo questo progetto quindi gli artisti dovrebbero usare lo stesso spogliatoio e servizi del personale. Tralasciando, per il momento, il fatto che spogliatoi e servizi del personale devono essere a loro uso esclusivo per norma, facciamo una domanda diretta al sindaco e al capogruppo; pensate che una compagnia seria sia disponibile a venire al vostro centro poli-funzionale sapendo che al posto di camerini e servizi per gli artisti avranno in condivisione lo spogliatoio del personale e i relativi servizi da cui, peraltro, sarà molto difficile raggiungere il palcoscenico?

E non rispondeteci che purtroppo non c’è spazio perché in realtà lo spazio ci sarebbe. Eccome! Nello stesso capoverso citato infatti, si legge anche che sono previsti “alcuni servizi igienici destinati agli utenti esterni, accessibili direttamente dal cortile Sant’Anna”. Questi servizi pubblici sono proprio sotto il palco, come dimostra la figura seguente, tratta da una delle piante del livello -1 del progetto esecutivo vigente.

Sarebbe possibile, aggiungendo la zona contigua in alto, ottenere un’area lorda di circa 50mq (quella tratteggiata in rosso nella figura). Più che sufficiente per trasformare i bagni pubblici attualmente previsti, in almeno 3-4 camerini confortevoli e 2 servizi con docce per gli artisti. Ma la priorità dichiarata del sindaco sono i servizi pubblici; priorità alla quale il suo compare di scrittura si allinea perfettamente. E i progettisti? I progettisti si sono ben guardati dall’evidenziare che questa decisione contrasta con lo spirito della ristrutturazione e con le norme che regolano i servizi e lo spogliatoio per il personale. Senza pensare che non si capisce come sia possibile stornare parte dei finanziamenti della ristrutturazione per costruire bagni pubblici che con la ristrutturazione non hanno nulla a che vedere.

Egregio sindaco e leggiadro capogruppo, ritenete che l’ipotetico edificio del progetto esecutivo, senza camerini e senza servizi per gli artisti, con al loro posto un’area molto ampia riservata a “Bagni pubblici”, possa essere considerato un teatro o anche un centro poli-funzionale? E vi pare normale che un “esterno” che usufruisce dei servizi pubblici possa trovarsi sul retropalco semplicemente aprendo una porta e salendo una scala?

Noi riteniamo di no e sulla base di questa prima, perché come dicevamo ne produrremo tante altre, prova affermiamo che l’edificio del vostro progetto esecutivo non è un teatro. Pertanto non è il Comitato a reiterare -come sostenevano gli autori nel post del 16/12– la bugia del “Cammaruni” ma siete voi invece a reiterare la bugia che vorreste un teatro.

Se tanto ci dà tanto, il detto di Goebbels da voi citato viene giustamente rispedito ai mittenti.

Comitato per Le Fontanelle

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