Comunicato della Pro Loco Castelbuono in merito all’utilizzo degli spazi pubblici
Sento la necessità di bloccare sul nascere commenti e strumentali polemiche apparse su blog locali relativamente allo scopo del ns. precedente comunicato. Ho avuto l’impressione che l’intendimento della ns. nostra nota sia stato completamente travisato (evidentemente sono scese in campo le truppe cammellate). Per evitare ulteriori equivoci riporto fra virgolette la definizione del dizionario Treccani “L’espressione, in senso figurato, è stata recepita dal linguaggio giornalistico e politico per indicare i ‘sostenitori, raccolti in corrente, gruppo di pressione, associazione, di un leader politico o di una linea politica’.”
Orbene, sottolineo ancora, qualora ce ne fosse bisogno, che la Pro Loco è, per Statuto, una Associazione apartitica ed apolitica; la sua missione è quella di dare il proprio, seppur modesto, contributo alla promozione turistica di Castelbuono attraverso i suoi soci volontari.
Tanto premesso invito ad una rilettura serena del ns. precedente comunicato nella parte relativa ad Ypsigrock che riporto integralmente:
“Simpatici ragazzi di Ypsigrock Festival, preciso laddove ce ne fosse bisogno (“chapeau”)
La presente è da intendere come un messaggio, mi auguro garbato ma fermo, rivolto a chi deve controllare ed autorizzare gli spazi pubblici”.
Per essere in maniera elementare più chiari: l’intendimento non era sicuramente quello di vietare (ed a quale titolo, poi) o contrastare in qualsiasi maniera Ray-Ban e l’Ypsigro festival; ben vengano 10 o 100 Ray-Ban a Castelbuono e 10 o 100 Associazioni Glenn Gould (tra l’altro devo registrare che al momento in cui scrivo, da parte degli organizzatori e dei professionisti di Ray-Ban, sono state trovate delle ottime soluzioni che consentiranno il libero accesso alla sede). E’ stata, questa, l’occasione che ritenevamo giusta per rivolgere all’Amministrazione comunale un invito a disciplinare la concessione degli spazi pubblici in occasione di tutti gli eventi visto che anche nel recente passato abbiamo dovuto lottare con altri titolari di gazebo e bancarelle per poterci aprire un varco di accesso.
Ritenevamo e riteniamo che la ns. potesse essere letta come una protesta/proposta garbata, civile. Non ci appartengono altri atteggiamenti astiosi e strumentali, di prevaricazione delle istituzioni verso le quali, comunque, si deve portare rispetto. Se diversamente essa è stata erroneamente letta, me ne dolgo.
Una cosa è certa: non intendo farmi tirare la giacchetta da nessuno in baruffe di cortile. Non ho intenzioni di rintuzzare, di volta in volta, interventi da qualsiasi parte possano pervenire. Per l’Associazione che presiedo il discorso è definitivamente chiuso.
Distintamente
Il Presidente
Nicolò Cusimano