Costituente: le bugie del sindaco

Le bugie del Sindaco Il 29 dicembre scorso, in Consiglio comunale, il Sindaco Cicero ha attaccato pesantemente il Consigliere della Costituente Mimmo Prisinzano perché il gruppo di Minoranza, dal momento che erano venuti meno i motivi di urgenza della convocazione, effettuata peraltro senza una regolare Conferenza dei capigruppo, aveva chiesto il rinvio del Consiglio per l’assenza di ben tre consiglieri, fra cui entrambi i capigruppo, quello di Maggioranza e quello di Minoranza. Tra l’altro, la nostra richiesta era stata condivisa con la Capogruppo di Maggioranza Sapuppo che era d’accordo. Il Sindaco ha fatto credere a chi era in ascolto che fare il Consiglio quella sera era una questione di vita o di morte perché si sarebbe dovuto approvare il Bilancio di previsione, mentre invece si dovevano semplicemente discutere atti propedeutici al Bilancio, tra cui il Documento unico di programmazione che doveva essere approvato entro il 31 luglio 2023. Il Sindaco ha affermato che tanti Comuni sono in ritardo con i Bilanci e che lui, sempre un passo avanti a tutti, a suo dire naturalmente, si sarebbe vergognato di amministrare uno di questi Comuni, dimenticando che ha sempre approvato tutti i bilanci in ritardo e solo negli ultimi tempi, essendo divenute più vincolanti le scadenze, sta cercando di essere puntuale senza riuscirci comunque. L’anno scorso prima dell’approvazione del Bilancio di previsione 2023 sono stati due bilanci di previsione, il primo errato e il secondo approvato il 3 febbraio, per non parlare di tutti i rendiconti che si dovrebbero approvare entro il 30 aprile dell’anno successivo a quello cui fa riferimento, ma approvati sempre in ritardo (27 settembre 2022 il Rendiconto 2021, 3 novembre 2023 il Rendiconto 2022) e sempre dopo la diffida da parte del Servizio ispettivo dell’Assessorato regionale agli Enti locali. Cose degne di un Sindaco che ha l’esperienza del quarto mandato. Se avessimo dovuto approvare il Bilancio di previsione a dicembre, nessuno avrebbe chiesto il rinvio ma, approfittando dello spostamento della scadenza al 15 marzo 2024, non hanno portato in Consiglio il Bilancio di previsione ma solo atti propedeutici che altre volte abbiamo approvato assieme al Bilancio di previsione. Quindi nessuna urgenza, nessuna necessità, solo una presa di posizione per marcare il territorio e ricordare a tutti chi comanda, anche alla sua stessa maggioranza. Tra le urla immotivate ha affermato che la politica è sacrificio per cui si doveva passar sopra all’assenza dei consiglieri senza battere ciglio, e in ultimo con un’enfasi esagerata quanto fuori luogo che “Siamo alla pazzia totale, siamo alla degenerazione della politica”. Urlata da lui la frase fa specie perché si sarà dimenticato della degenerazione della politica che ha messo in atto tutte le volte che ha trasformato le posizioni diverse in scontro personale. È inaccettabile e scandaloso che un Sindaco trasformi il più alto consesso della democrazia in un ring contro chi non la pensa come lui che viene preso di mira e attaccato sul piano personale. Ma, si sa, chi urla non ha mai ragione.

Posted by Costituente Per Castelbuono on Thursday, January 11, 2024

(Riceviamo e pubblichiamo) – Il 29 dicembre scorso, in Consiglio comunale, il Sindaco Cicero ha attaccato pesantemente il Consigliere della Costituente Mimmo Prisinzano perché il gruppo di Minoranza, dal momento che erano venuti meno i motivi di urgenza della convocazione, effettuata peraltro senza una regolare Conferenza dei capigruppo, aveva chiesto il rinvio del Consiglio per l’assenza di ben tre consiglieri, fra cui entrambi i capigruppo, quello di Maggioranza e quello di Minoranza.

Tra l’altro, la nostra richiesta era stata condivisa con la Capogruppo di Maggioranza Sapuppo che era d’accordo.

Il Sindaco ha fatto credere a chi era in ascolto che fare il Consiglio quella sera era una questione di vita o di morte perché si sarebbe dovuto approvare il Bilancio di previsione, mentre invece si dovevano semplicemente discutere atti propedeutici al Bilancio, tra cui il Documento unico di programmazione che doveva essere approvato entro il 31 luglio 2023. Il Sindaco ha affermato che tanti Comuni sono in ritardo con i Bilanci e che lui, sempre un passo avanti a tutti, a suo dire naturalmente, si sarebbe vergognato di amministrare uno di questi Comuni, dimenticando che ha sempre approvato tutti i bilanci in ritardo e solo negli ultimi tempi, essendo divenute più vincolanti le scadenze, sta cercando di essere puntuale senza riuscirci comunque. L’anno scorso prima dell’approvazione del Bilancio di previsione 2023 sono stati due bilanci di previsione, il primo errato e il secondo approvato il 3 febbraio, per non parlare di tutti i rendiconti che si dovrebbero approvare entro il 30 aprile dell’anno successivo a quello cui fa riferimento, ma approvati sempre in ritardo (27 settembre 2022 il Rendiconto 2021, 3 novembre 2023 il Rendiconto 2022) e sempre dopo la diffida da parte del Servizio ispettivo dell’Assessorato regionale agli Enti locali. Cose degne di un Sindaco che ha l’esperienza del quarto mandato.

Se avessimo dovuto approvare il Bilancio di previsione a dicembre, nessuno avrebbe chiesto il rinvio ma, approfittando dello spostamento della scadenza al 15 marzo 2024, non hanno portato in Consiglio il Bilancio di previsione ma solo atti propedeutici che altre volte abbiamo approvato assieme al Bilancio di previsione.

Quindi nessuna urgenza, nessuna necessità, solo una presa di posizione per marcare il territorio e ricordare a tutti chi comanda, anche alla sua stessa maggioranza.

Tra le urla immotivate ha affermato che la politica è sacrificio per cui si doveva passar sopra all’assenza dei consiglieri senza battere ciglio, e in ultimo con un’enfasi esagerata quanto fuori luogo che “Siamo alla pazzia totale, siamo alla degenerazione della politica”. Urlata da lui la frase fa specie perché si sarà dimenticato della degenerazione della politica che ha messo in atto tutte le volte che ha trasformato le posizioni diverse in scontro personale.

È inaccettabile e scandaloso che un Sindaco trasformi il più alto consesso della democrazia in un ring contro chi non la pensa come lui che viene preso di mira e attaccato sul piano personale. Ma, si sa, chi urla non ha mai ragione.

Costituente per la Castelbuono di Domani

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