Dal 24 al 27 agosto la terza edizione di Castelbuono Classica | Ecco il programma dei concerti

Piazza Castello, ore 21.00

TRIO ARTÉ

Nato nel 2007, il Trio Arté (Valentina Casesa: pianoforte; Mirko D’Anna: violino; Giorgio Garofalo: violoncello) è formato da musicisti provenienti dal Conservatorio “V. Bellini” di Palermo, presso il quale hanno conseguito con lode gli studi accademici. Vincitore di diversi concorsi musicali nazionali e internazionali, il trio ha seguito il corso del Trio di Trieste presso l’Accademia Chigiana di Siena, ottenendo il Diploma di Merito e la borsa di studio, e parallelamente ha frequentato i bienni accademici presso la Scuola Superiore Internazionale di Musica da Camera del Trio di Trieste a Duino (TS) con i Maestri Renato Zanettovich, Dario De Rosa, Maureen Jones ed Enrico Bronzi, ottenendo la borsa di studio e il Diploma di Merito. Ha al suo attivo una notevole attività concertistica in Italia e all’estero; significativi i concerti per gli “Amici della Musica” di Palermo, per la Società dei Concerti di Trieste, al Festival Internazionale “Young Virtuosi” di Ljubljana (Slovenia), all’Accademia Chigiana di Siena, alla sala del Ridotto del Teatro Verdi di Trieste per il Circolo della Cultura e delle Arti di Trieste e alla Sesta Rassegna di Giovani Talenti di Rovigno (Croazia). In occasione del concerto svolto a Palermo per la stagione degli Amici della Musica ha eseguito in prima assoluta il brano “Strada Bianca”, composto da M° Marco Betta e dedicato proprio al Trio Arté.

 

Programma

– F.J. Haydn: Piano Trio in sol maggiore Hob. XV:25 “Gypsy”

Andante

Poco Adagio

Finale – Rondo, in the Gipsies’ style (Presto)

– V. Mandina: Decathlon (10 variazioni sul Trio Arté)

– V. Casesa: Ten

– S. Rachmaninoff: Trio élégiaque n. 1 in Sol minore

– V. De Meglio: Andante e Allegro in sol maggiore op. 67

Andante sostenuto

Allegretto

VENERDÌ 25 AGOSTO

Sala del Principe – Castello, ore 18.00

GABRIELE LAURA

Nato a Palermo nel 1999 ha iniziato a sei anni lo studio del pianoforte con Massimo Bentivegna. Nel 2009 si è iscritto in pianoforte al Conservatorio “V. Bellini” di Palermo sotto la guida di Patrizia Pitrolo, proseguendo dal 2012 con Antonio Sottile. È risultato vincitore di numerosi Concorsi Nazionali ed Internazionali. Il 4 aprile 2017 si è esibito, in duo col fratello Alessandro, alla Elgar Room della prestigiosa Royal Albert Hall di Londra come vincitore del Concorso “London Grand Prize Virtuoso 2017” nella categoria di Musica da Camera. Sempre nella categoria Musica da Camera ha vinto il Primo Premio Assoluto del 22° Concorso Nazionale Giovani Musicisti “Benedetto Albanese” di Caccamo e del VII “Amigdala” International Music Competition; in quest’ultima concorso è stato insignito anche del Premio speciale “Alcantara”. È risultato finalista all’ “Internationaler Anton Rubinstein Wettbewerb 2017 – Klavier Junior” di Düsseldorf (Germania), ottenendo il Premio speciale per la migliore esecuzione. Ha già al suo attivo la partecipazione a numerosi concerti e recitals, tra i quali il Concerto di apertura del 40° Congresso Europeo dei Conservatori AEC, quello presso la “Sala Onu” del Teatro Massimo, l’Auditorium RAI di Palermo, la libreria “Feltrinelli” di Palermo, gli “Amici della Musica Arcangelo Speranza” di Taranto, gli Amici della Musica” di Calatafimi Segesta ed ancora quello presso il Teatro Politeama “Giuseppe Garibaldi” di Palermo per la 57^ stagione concertistica 2015-2016 della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana. Si è inoltre esibito per importanti enti quali l’UNESCO e il F.A.I. (Fondo per l’Ambiente Italiano). Ha seguito corsi di perfezionamento tenuti da Sunghoon Simon Hwang, Giuseppe Andaloro, Alexey Lebedev, Dennis Lee, Chee Hung Toh, Edita Stankeviciute, Giulio Potenza, François Joel Thiollier, Riccardo Risaliti e Olga Domnina, celebri pianisti e concertisti di fama internazionale. Nel luglio 2016 ha superato l’audizione come pianista della Orchestra Sinfonica Giovanile Siciliana, classificandosi primo tra gli idonei della nascitura formazione musicale che, ad oggi, si esibisce regolarmente in prestigiose location quali il Politeama “G. Garibaldi” e il Teatro di Verdura di Palermo.

Programma

– L.V. Beethoven: Piano Sonata No. 31 in A flat op. 110

– F. Chopin: Scherzo No. 2 in B flat minor Op. 31

– F. Chopin: Étude in E minor Op. 25 No. 5

– F. Chopin: Ballade No. 1 in G minor Op. 23

– F. Liszt: Étude de concert No. 2 “La leggerezza” S. 144

– F. Liszt: Venezia e Napoli – Tarantella S. 159

Piazza Castello, ore 21.00

ALEXANDER ROMANOVSKY

Descritto da Carlo Maria Giulini come “un pianista di grande talento”, Alexander Romanovsky è un pianista affascinante e sottile con una voce del tutto coinvolgente. Nato in Ucraina nel 1984, all’età di tredici anni si trasferisce in Italia, dove studia all’Accademia Pianistica di Imola con Leonid Margarius che Alexander Romanovsky considera la figura più influente nella sua vita musicale. Nel 2009 consegue l’Artist Diploma presso il Royal College of Music di Londra, studiando con Dmitry Alexeev. All’età di diciassette anni, vince il Primo Premio al prestigioso Concorso Busoni a Bolzano. La stagione 2015/16 include debutti orchestrali con le orchestre sinfoniche di City of Birmingham, Islanda, Stavanger e Japan Century; debutti solistici all’Auditorio Nacional di Madrid e alla Casa da Musica di Porto; impegni con la National Philharmonic of Russia, la Tokyo Metropolitan e la Tokyo Symphony Orchestra, la State Youth Orchestra of Armenia e l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna; un recital alla Tchaikovsky Concert Hall di Mosca; ed estesi tour di concerti in Italia e in Giappone. Definito dal New York Times  “speciale, non solo possiede una tecnica straordinaria e la creatività nei colori e nella fantasia, ma è anche un musicista sensibile e un lucido interprete” Romanovsky è ospite di molti palchi tra i più prestigiosi al mondo, per citarne alcuni la Sala principale del Concertgebouw di Amsterdam, la Sala Grande del Conservatorio di Mosca, le sale Asahi e Kioi di Tokyo, il Teatro Municipal a Santiago del Cile, la Sala Verdi al Conservatorio di Milano e la Sala Santa Cecilia del Parco della musica di Roma. Romanovsky si esibisce regolarmente con le maggiori orchestre in Europa, Asia e nelle Americhe, tra cui le orchestre inglesi Royal Philharmonic, English Chamber, Hallé e Bournemouth Symphony Orchestra, in Italia con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e la Filarmonica della Scala; con l’orchestra del Teatro Mariinsky e l’Orchestra Nazionale Russa, con la NHK Symphony Orchestra, con la New York Philharmonic al Bravo! Festival Vail e la Chicago Symphony al Ravinia Festival; collabora con direttori quali Vladimir Spivakov, Valery Gergiev, Mikhail Pletnev, Sir Antonio Pappano, Gianandrea Noseda, James Conlon, Krzysztof Urbanski e Diego Matheuz. Nel 2007, è invitato a tenere un concerto al Palazzo Pontificio di Castel Gandolfo, alla presenza di Papa Benedetto XVI in occasione del 110 ° Anniversario della nascita di Papa Paolo VI. Dal 2007, ha pubblicato quattro album acclamati dalla critica su Decca – Beethoven: Variazioni Diabelli, Brahms / Schumann, Rachmaninov: Etudes-Tableaux op.39 e Variazioni Corelli, e più recentemente il Russian Faust. Alexander Romanovsky ricopre la carica di Direttore Artistico del Vladimir Krainev Moscow International Piano Competition dal 2014.

Programma

– R. Schumann: Carnival

  1. Préambule
  2. Pierrot
  3. Arlequin
  4. Valse noble
  5. Eusebius
  6. Florestan
  7. Coquette
  8. Réplique Sphinxes
  9. Papillons
  10. A.S.C.H. – S.C.H.A: Lettres Dansantes
  11. Chiarina
  12. Chopin
  13. Estrella
  14. Reconnaissance
  15. Pantalon et Colombine
  16. Valse Allemande

Intermezzo: Paganini

  1. Aveu
  2. Promenade
  3. Pause
  4. Marche des “Davidsbündler” contre les Philistins

– M. Mussorgsky: Quadri di un’esposizione

Promenade

  1. Lo gnomo

Promenade

  1. Il vecchio castello

Promenade

III. Tuileries (Litigio di fanciulli dopo il gioco)

  1. Bydło

Promenade

  1. Balletto dei pulcini nei loro gusci
  2. Samuel Goldenberg e Schmuÿle

Promenade

VII. Limoges, il mercato (La grande notizia)

VIII. Catacombe (Sepolcro romano) – Con i morti in una lingua morta

  1. La capanna sulle zampe di gallina (Baba Jaga)
  2. La grande porta (Nella capitale Kiev)

 

 

SABATO 26 AGOSTO

 

 

Chiostro di San Francesco, ore 18.00

DUO CAMELIA TORNELLO

Il Duo Camelia Tornello nasce nell’estate del 2012 dall’incontro dei maestri siciliani Sergio Camelia e Ivano Tornello, con l’intento di esplorare il vasto potenziale espressivo rivelato dal dialogo fra due chitarre. Sergio e Ivano si formano entrambi sotto la preziosa guida del maestro Giovanni Puddu, frequentando i corsi estivi dell’Accademia “Incontri col Maestro” di Imola e dell’“Accademia di Musica Pinerolo”. In duo si perfezionano con maestri quali Giampaolo Bandini e Lorenzo Micheli. Nel 2015 è il primo ed unico duo chitarristico ad entrare nell’albo d’oro del prestigioso Concorso di Musica da Camera “Giulio Rospigliosi” di Lamporecchio, giunto alla XXI edizione, vincendo il Primo Premio Assoluto nella sezione Duo. Nel 2014 ottiene il Primo Premio al Concorso Nazionale di Musica “A.Gi.Mus.” di Siracusa e nel 2013 è vincitore del Primo Premio e del Premio Speciale per merito nella sezione musica da camera al XXII Concorso Internazionale di Musica “Gianluca Campochiaro” di Pedara. Il Duo è invitato regolarmente ad esibirsi all’interno di prestigiosi cartelloni nazionali e internazionali, come: Ticino Musica (2014), Società dei Concerti di Parma (2015), Amici della Musica di Pistoia (2015), Savoca Guitar Festival (2016), Ispica Classica (2017), riscuotendo unanimi consensi di pubblico e critica. È già dedicatario di opere frutto dell’interesse mostrato da compositori, quali il messinese Mario Rizzo e vanta un vasto repertorio di opere originali per due chitarre e pregevoli trascrizioni per le quali cura direttamente le revisioni, spaziando dalla musica barocca a quella contemporanea. Nel 2014 il Duo Camelia Tornello incide un cd bootleg dal titolo “Guitar Duo Collection”, pubblicato nel 2015 dalla Overplay Edizioni Musicali. Nel 2017 pubblica “CONCERTANTE. 19th century music for two guitars” (TRP MUSIC – 2017), felicemente recensito dalle principali riviste specializzate del settore quali Il Fronimo, Seicorde e Dot.Guitar.

 

Programma

– A. de Lhoyer: Duo Concertant Op.31 n.3

  1. Allegro agitato
  2. Romance – Andante sostenuto

III. Rondo – Poco vivace

– J.K. Mertz: Barcarole

– N. Coste: Grand Duo pour deux guitares égales et concertantes

  1. Allegro
  2. Andante

III. Barcarolle

  1. Final – Allegro

– G. Gershwin: Three Prelude for Piano (Trascrizione per due chitarre a cura di Sergio Camelia)

  1. Allegro ben ritmato e deciso
  2. Andante con moto e poco rubato

III. Agitato

– M. Giuliani: Grandi Variazioni Concertanti Op.35

– J.K Mertz.: Ständchen

 

 

Piazza Castello, ore 21.00

GIACOMO CUTICCHIO ENSEMBLE

Concerto Mediterraneo

Pianoforte: G. Cuticchio; Direttore: S. Barberi

Giacomo Cuticchio, nato a Palermo nel 1982, è compositore, pianista ed erede di una delle più robuste e vitali tradizioni teatrali siciliane. Figlio e nipote di maestri pupari, la sua formazione d’artista ha luogo tra sogni cavallereschi, senni smarriti e avventurosamente recuperati, battaglie e re di corona, passioni e paradigmi etici, nella cornice di estremo rigore e attenzione che caratterizza l’attività teatrale di famiglia. L’inclinazione per la musica del piccolo Giacomo trovò fertilissima terra tra i suoni del pianino, che tradizionalmente scandisce e commenta le vicende dei paladini di Francia, e lo straordinario e prezioso esercizio della vocalità proprio dell’Opra e del cunto. Il casuale incontro con la musica di Philip Glass e la sempre viva attenzione per la musica antica, rinascimentale e barocca, indicarono a un ancor giovanissimo Giacomo il sentiero a lui congeniale, ponendosi a ideali cardini di una ricerca sulle radici della musica, per tantissimi versi analoga agli sforzi del padre Mimmo di innovazione dell’Opra a partire dalle sue fondamenta. Alieno da preoccupazioni esclusivamente linguistiche, Giacomo Cuticchio si propone di raggiungere l’immediatezza dell’emozione, cercando, su canovacci strutturali quasi archetipici, le forme più adeguate ai suoi intenti: la musica di Giacomo nasce direttamente dal cuore dei meccanismi che regolano il funzionamento delle forme. Tanta attenzione ai principi ultimi che presiedono alla nascita della musica non può che avere, ovvio corollario, un interesse per il suono, in sé e in relazione con l’esistente, costantemente alimentato dalla viva pratica improvvisativa allo strumento. Alla base di questo straordinario intuito di Giacomo Cuticchio per il suono e per la sua drammaturgia è possibile rintracciare, con una certa sicurezza, la prassi del cunto, di cui il padre Mimmo, già allievo del maestro puparo e cuntista Peppino Celano, è uno degli ultimi autentici eredi: come nel cunto, attraverso l’alterazione ritmica del respiro, la parola si fa canto, liberando la propria anima sonora, così, con la medesima naturalezza, nella musica di Giacomo i suoni diventano tangibile, udibile forma. Potremmo rintracciare in ciò l’origine della evidente fascinazione del giovane Giacomo Cuticchio per il minimalismo, per questo ultimo grande “ismo” la cui attenzione al suono è ben più che mera osservazione di superficie, come qualche furbetto commentatore, povero di nuove categorie e d’inventiva, vorrebbe farci sbrigativamente credere. E qui forse il cerchio si chiude, legando la tradizione in cui Giacomo Cuticchio è nato con le grandi esperienze della modernità musicale, lungo il crinale sottilissimo tra il respiro e la parola, tra il suono e il suono organizzato, tra un senno costantemente smarrito e ritrovato al suono di un antico pianino. Al ritmo di un’esistenza umana ancora possibile.

Direttore: Salvatore Barberi

Pianoforte: G. Cuticchio

Flauto traverso: Alessandro Lo Giudice

Sax Soprano: Nicola Mogavero

Fagotto: Mariangela Romano

Tromba: Giovanni Re

Tromba: Sergio Caltagirone

Trombone: Fabio Piro

Tuba: Davide Leone

Violino: Marco Badami

Violino: Filippo Di Maggio

Viola: Massimo Cantone

Violoncello: Paolo Pellegrino

Contrabbasso: Walter Roccaro

 

Programma

– G. Cuticchio: Concerto Mediterraneo – per Pianoforte e orchestra da camera

  1. Audace
  2. Largo
  3. Vivace

– G. Cuticchio: La rosa dei venti

  1. Aria
  2. Tramontana
  3. Levante
  4. Scirocco
  5. Maestrale

– G. Cuticchio: Rapsodia Fantastica

  1. Incanto
  2. Autoritratto di Astolfo
  3. Finale

 

 

DOMENICA 27 AGOSTO

 

 

Chiostro di San Francesco, ore 18.00

LES FLUTES EN VACANCES

Ensemble di flauti del Conservatorio “Vincenzo Bellini” di Palermo

Direttore: F. Sclafani

L’ensemble nasce nell’estate 2013 da un’iniziativa del M° Francesco Sclafani, all’interno della propria classe di flauto al Conservatorio “V. Bellini” di Palermo. Dopo gli applauditissimi concerti estivi, al gruppo si sono aggiunti altri allievi provenienti dalla classe del M° Salvatore Luna e del M° Guido Maduli. La collaborazione tra le classi di flauto non ha solo lo scopo di creare una formazione cameristica fine a se stessa, ma offre sia agli allievi più promettenti che ai neo-diplomati un percorso di crescita musicale unico, il piacere del “fare musica” insieme all’esperienza dei loro docenti e ad altri talenti usciti dal Conservatorio “V. Bellini” di Palermo. Si tratta di una formazione costituita da 12 o più flauti, che vanno dall’ottavino a strumenti inusuali quali flauto contralto e flauto basso. La caratteristica che ne deriva è l’originale impasto sonoro, che raggiunge differenti effetti a seconda dei brani affrontati: talora si avvicina al suono dell’organo a canne, altre volte ricorda le sonorità di un’orchestra d’archi, altre ancora imita le suggestioni della polifonia corale. Tale versatilità consente di proporre, oltre a composizioni concepite espressamente per questa formazione strumentale, un ricco repertorio di brani classici rivisitati secondo una particolare sensibilità esecutiva.

Piccolo: Alessandra Cangelosi

Flauti: Cristina di Gesaro, Marco Santaluna, Giulia Schifani, Maria Rita Ilardo, Sabrina Percacciolo, Federico La Rosa, Lorena Bellina, Fabiola La Rocca, Giulia Salerno, Mattia Di Giacomo

Flauti contralti: Lorena Bellina, Maria Nancy Mazzeo

Flauti bassi: M° Guido Maduli – M° Francesco Sclafani

Pianoforte e Oboe: Mauro Sclafani

Clarinetto solista: M° Enzo Toscano

Direttore – concertatore: M° Francesco Sclafani

 

Programma

– A. Vivaldi: Concerto in sol minore op. VIII n. 2 “L’estate” (Quattro Stagioni)

Solisti: Cristina Di Gesaro, Marco Santaluna, Giulia Schifani

– C. Saint Saens: Danza Macabra

– P.I. Tchaikovskij: Danze dallo Schiaccianoci

(Miniature – Marcia – Danza fata confetto – Danza Araba – Danza cinese – Danza dei pifferi – Danza russa Trepak)

– P. Bottesini: Andante e variazioni (arr. E. Toscano)

Solisti: Lorena Bellina, Enzo Toscano

– H. Mancini: Moon River (arr. A. Maniaci)

– E. Morricone: Mission Medley (arr. V. Sorrentino)

Oboe: Mauro Sclafani

– V. Monti: Czardas

Solisti: Cristina di Gesaro, Alessandro Lo Giudice

– G. Bizet: Carmen suite n. 1

Aragoinese

Habanera

Les Toreadors

– AA.VV.: Saudade do Brasil

  1. Duda: Marilian no frevo
  2. Jobim: Luiza
  3. Nazareth: Apanehi te Cavaquinho

 

 

Piazza Castello, ore 21.00

ENSEMBLE UBERTINI

Hot Tunes, Cold War

Direttore: Lorenzo A. Iosco; Pianoforte: Gilda Buttà

Hot Tunes, Cold War è un progetto nato dalla collaborazione tra il clarinettista e direttore d’orchestra Lorenzo A.Iosco, la pianista Gilda Buttà e i musicisti dell’Orchestra Sinfonica Castelbuono Classica, della Hong Kong Philharmonic e della Filarmonica Aretina. Il programma spazia attraverso le musiche di G. Gershwin, D. Shostakovich e K. Weill, con l’intento di dare spazio alla musica del periodo della guerra fredda.  Il tutto prende vita sotto l’etichetta dell’Ensemble Ubertini.

L’idea dell’Ensemble Ubertini, il cui nome deriva dalla frazione di Castiglione Ubertini, nel comune di Terranuova Bracciolini, alla quale Iosco è particolarmente legato, è nata dal desiderio di realizzare un repertorio musicale mai sentito in Val di Chiana (sua terra natia). «Con una musica troppo classica, il pubblico rischia di annoiarsi. È per questo che ho dato vita a un format di un’ora di concerto con programmi leggeri. Desidero far affezionare il pubblico alla mia musica, concedendogli un dolce momento di evasione». Parole di Lorenzo Iosco, preludio di una serata dal sound da scoprire.

 

Programma

– D. Shostakovich: Suite n. 1

  1. Waltz
  2. Polka
  3. Fox trot

– K. Weill: Opera da tre soldi (versione per orchestra di fiati)

  1. Ouverture
  2. Die Moritat von Makie Messer
  3. Anstatt dass Son
  4. Die ballade von angenehmen Leben
  5. Pollys lied

5a. Tango-ballade

  1. Kanonen song
  2. Dreigroschen-Finale

– G. Gershwin: I got rhythm variations (per Pianoforte e Jazz band)

Arr.: N. Mogavero

Solista: Gilda Buttà

– G. Gershwin: Rhapsody in blue (per Pianoforte e Jazz band)

Arr.: F. Grofé

Solista: Gilda Buttà

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