Dalla Russia in Sicilia per “studiare” il Parco delle Madonie
Esportare l’esempio madonita per salvare la biodiversità degli Urali.
Il direttore Carollo accoglie l’università di Perm
In questi giorni una delegazione della facoltà di scienze naturali dell’Università di Perm, grosso centro della regione centrale degli Urali, nella Russia europea, sta visitando il Parco delle Madonie.
A creare questo ponte è stato l’istituto Italo-Russo di formazione e ricerca ecologica costituito da alcuni atenei italiani, fra cui quello di Palermo e le principali sedi universitarie Russe, fra cui Mosca, Sanpietroburgo, Kazan ed appunto Perm. Il direttore del dipartimento di Biologia di Perm, prof. Serghei Buzmakov ha voluto soffermarsi sulle peculiarità del Parco delle Madonie per metterle a confronto con una regione importante dal punto di vista naturalistico come quella degli Urali, ricca di aree protette ma ancora priva di una regolamentazione specifica per l’istituzione ed il mantenimento di Parchi naturali. Ad accompagnare la delegazione russa il prof. Valerio Agnesi, docente di geomorfologia del dipartimento di scienze della terra e del mare di Palermo.
“L’università di Palermo è intenzionata ad intensificare i rapporti con l’ateneo di Perm – ha affermato Agnesi – continueremo ad organizzare delle Summer School per incrementare lo scambio di conoscenze e competenze scientifiche fra le nostre realtà, negli anni passati fra l’altro siamo stati già ospiti delle Madonie a Geraci Siculo”. “Docenti e allievi si sono mostrati molto interessanti sia agli aspetti istituzionali che a quelli giuridici e tecnici che governano il nostro parco – afferma i direttore Salvatore Carollo che ha fatto gli onori di casa – spero che possano aver tratto da questa visita le informazioni utili per avviare un percorso di tutele e salvaguardia naturalistiche del loro patrimonio ambientale”.