Festival delle tradizioni popolari a Petralia Soprana: anche Bennato in concerto
Un festival giovanile per recuperare e trasmettere le tradizioni della Sicilia; per valorizzare e far conoscere realtà economiche e culturali locali; per riflettere sul tema delle migrazioni e sul diritto a restare. Tutto questo sarà il Batraliah Fest, in programma per l’ultimo fine settimana di luglio a Petralia Soprana, a cura della consulta giovanile comunale, con il patrocinio del Comune e della Regione Siciliana.
Un programma fittissimo di attività e spettacoli, inaugurato venerdì sera (26 luglio) dal concerto con ingresso gratuito di Eugenio Bennato, il maestro della musica popolare del Sud Italia, in tour dopo la pubblicazione dell’ultimo singolo “Musica del mondo”.
«L’obiettivo del Festival – spiega Tiziana Albanese, presidente della Consulta giovanile – è quello di agire su più fronti nel contrasto all’emigrazione forzata dall’isola: attraverso la promozione di momenti di discussione sul fenomeno, per fornire strumenti di analisi e sensibilizzare sul tema; attraverso la creazione di momenti di socialità e ludici per coinvolgere i giovani nella riscoperta delle nostre radici, per rafforzare il senso di appartenenza e il desiderio di scegliere di restare. Petralia Soprana rappresenta il cuore della Sicilia, quella autentica e popolare, che resiste al ricatto dell’emigrazione forzata e rafforza le proprie radici nella memoria e nella trasmissione delle proprie tradizioni».
Dal 26 al 28 luglio sarà possibile immergersi nella cornice del piccolo paese dell’entroterra madonita, rimanendo in campeggio nell’area attrezzata di Savochella e partecipando alle tante attività in programma per il Trinacria Camp.
Il 26 luglio è prevista una tavola rotonda a cui prenderanno parte alcune associazioni attive sul tema, tra cui Cittadinanza Attiva Petralia Soprana, Nun si parti, Questa è la mia terra e io la difendo, Rifai. Dopo la cena presso gli stand gastronomici adibiti per l’occasione, si esibirà in concerto a piazza Duomo, Eugenio Bennato, artista di fama internazionale, da sempre attento alle problematiche del Sud Italia e impegnato per far conoscere, valorizzare e trasmettere i ritmi e le danze di una cultura musicale oggi a rischio scomparsa.
Il 27 luglio, la giornata comincerà con un cammino naturalistico migrante della restanza verso piano Catarineci a cura di Giovanna Gebbia, guida ambientale escursionistica AIGAE; nel pomeriggio, un dibattito sulla lingua siciliana e un’assemblea di agricoltori e allevatori per mettere in evidenza le difficoltà del settore, oggi vessato anche dalla crisi idrica.
Il 28 luglio, dopo un workshop sulla produzione di fermentati da usare come detergenti, probiotici e fertilizzanti; si svolgerà un incontro tra le consulte giovanili dell’isola dal titolo “La Sicilia non è un paese per giovani”.
«Consapevoli del numero sempre più elevato di giovani che decidono di trasferirsi fuori dalla nostra isola, e di quanto questo fenomeno coinvolga e danneggi soprattutto i piccoli centri dell’entroterra – concludono i giovani della consulta – con il festival e il campeggio, i giovani coinvolti intendono proseguire un sentiero già tracciato in tempi recenti, per provare a invertire la tendenza. Cosa spinge a emigrare? Quali opportunità mancano nei nostri comuni? L’occasione sarà utile per ascoltare le testimonianze di alcuni giovani che hanno scelto di restare, tornare o trasferirsi nei nostri paesi, praticando la Restanza intesa come processo dinamico e creativo, conflittuale, ma rigenerativo del luogo abitato, per se stessi e per gli altri che scelgono di viverlo».