Frana Passetto – “mentri u miedicu studìa u malatu si nni va”. La risposta dell’Ing. Prisinzano al sindaco Cicero

Continua il dibattito epistolare tra i residenti della via Ten. Ernesto Forte e il sindaco Mario Cicero, di seguito la risposta dell’Ing. Domenico Prisinzano alla lettera aperta diffusa alcuni giorni fa dal primo cittadino.

Gentile Sig. Sindaco,
in risposta alla Sua del 18/12/2019 sono costretto a replicare in maniera personale e puntuale a quanto da Lei affermato avendomi citato individualmente.
Mi spiace rilevare che quanto scrive risulta contraddittorio: da un lato elogia i cittadini che si rivolgono al proprio Sindaco, dall’altro li accusa di una pretestuosa polemica con l’obiettivo di strumentalizzare. Le assicuro che ci interessa la realizzazione dell’opera e non spostare l’attenzione su argomenti futili e sfuggenti. La invito pertanto ad andare al cuore del problema e dall’alto della Sua responsabilità, mettendo da parte le polemiche, provi a cercare una soluzione.
Una soluzione Le era stata suggerita da più forze politiche e da me in un nostro occasionale incontro nel quale Le avevo anche preannunciato che mi sarei fatto promotore di una lettera da inviare al Comune.
La soluzione consisteva nell’usare i soldi che il Comune aveva in cassa, cioè nell’avanzo di amministrazione, per finanziare almeno in parte i lavori. Lei, la Sua amministrazione e la maggioranza del Consiglio Comunale che La sostiene, invece, avete fatto altre scelte giudicate politicamente più vantaggiose. Questo concetto deve essere chiaro a tutti.

A motivo di ciò si viene persino accusati di egoismo perché “si pretende che il Comune finanzi … l’intervento” e non terremmo conto di altre situazioni più gravi. Allora bisogna che Lei sia preciso e spieghi quali sono le altre situazioni che hanno avuto la stessa o più grave classificazione di rischio e sono in attesa da più tempo, e, soprattutto, perché nella graduatoria regionale sulla “mitigazione del rischio idrogeologico” (DDG 478 del 14-06-2019) c’è solo la strada del Passetto.
La nostra richiesta nasce dal fatto che l’opera risulta oggettivamente la più grave ed urgente e nella graduatoria regionale è rimasta priva di copertura finanziaria. Copertura finanziaria che, secondo quanto da Lei affermato, invece ci sarebbe. Se così è, ci fa ovviamente piacere, ma anche in questo caso deve essere più preciso ed indicare, come avevamo chiesto, con quale provvedimento ciò è avvenuto; potremo così avere contezza sulle modalità e sui tempi di erogazione del finanziamento, se si procederà per scorrimento o se verrà emanato un nuovo bando e con quale livello di progettazione dell’opera si accederà e valutare, quindi, quanto tempo bisogna attendere.
Sullo stato del progetto, constato che ammette il forte ritardo nelle procedure di affidamento dell’incarico, il che significa che in presenza di un nuovo bando l’opera non sarebbe in una posizione favorevole.

Le segnalo, infine, che nel mentre la frana progredisce, “mentri u miedicu studìa u malatu si nni va”. Essa andrebbe monitorata e nell’immediato, per scongiurare il peggio, andrebbero chiuse le nuove fessure che si sono aperte in vicinanza del cordolo che convoglia le acque piovane. Cordolo di cui Le avevo segnalato la rottura già nello scorso mese di febbraio ma vista la Sua dimenticanza ho provveduto direttamente.
Quanto al riferimento alla mia vicinanza politica con passati amministratori (in verità, nel passato, sono stato vicino anche a Lei) che mi avrebbero impedito di avanzare richieste, La informo che già in data 11 Aprile 2016 è stata inviata al Comune una petizione firmata, oltre che da me, anche dagli abitanti di via Tenente Ernesto Forte e di via Santa Croce e che in data 23-11-2016 uno studio legale da me incaricato ha inviato una PEC al Sindaco pro–tempore (Dott. Antonio Tumminello) con la quale si intimava lo stesso a provvedere. Entrambi i documenti risultano acquisiti al protocollo del Comune di Castelbuono e pertanto Lei stesso potrà visionarli e conoscerne il contenuto e avere un quadro più completo di ciò che è avvenuto.
Con la speranza che il 2020 possa vedere la soluzione del problema, auguro a Lei e a tutti Buon Natale e Buon Anno.

Castelbuono, 23 dicembre 2019
Domenico Prisinzano

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