Francesco, giullare di pace. Il ricordo del Papa a cura di Rosario Ignatti
“Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri. Vi ho dato infatti l’esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi.” ( Gv.13,14-15)

E Francesco tra noi ha sempre lavato i piedi, specie degli ultimi e dei dimenticati.
Spesso i commentatori usano il termine “ Papa regnante”; … si lui è stato Re, ma al modo di Gesù ..portando la sua stessa corona di spine che erano, guerre, industria delle armi, attentato al creato, arrivismo, pedofilia, ricchezza, clericalismo.

Come Gesù è stato un Re al contrario…che si è fatto popolo con il popolo, mai davanti a Cristo ma sempre alla sequela con le sue povere scarpe ortopediche e i pantaloni scuri che uscivano dalla bianca veste, non avendo alcuna pretesa di autoreferenzialità ( “ chi sono io per Giudicare ??!! ), mostrando fino in fondo la fragilità della sua umanità anche nella malattia.
Ha parlato di una Chiesa in uscita .. “Meglio una Chiesa incidentata per annunziare il Vangelo, che una Chiesa ammalata da chiusura” … “Dio non sta rinchiuso nel suo mondo, ma ‘esce’: Dio sempre è in uscita, cercando noi; non è rinchiuso: Dio esce. Esce continuamente alla ricerca delle persone, perché vuole che nessuno sia escluso dal suo disegno d’amore”
Penso, che dinanzi a questa guerra mondiale a pezzi le parole di Gesù: “ Io vi lascio la mia pace; vi do la mia pace” (Giovanni 14:27); “Pace a voi!” (Giovanni 20:19, 21): Beati quelli che si adoperano per la pace, perché saranno chiamati figli di Dio. ( Mt 5,9) sono state più taglienti di ogni spada a doppio taglio; PAROLA che lo ha penetrato fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla ….

E fino all’ultimo non ha cessato di invocare la pace supplicando i potenti ( sì perché loro e non il popolo vogliono la guerra ) di far cessare ogni conflitto, ogni massacro, ogni genocidio.
E chissà se questi potenti non abbiano aperto il cuore al grido incessante di Pace.
Tutte le invocazioni per la pace, il disarmo, la giustizia, gli ultimi, il creato sono da riassumere nell’invito alla misericordia, termine che scelse per il suo stemma e che non cessò mai di invocare che scoppiasse tra potenti, la gente comune, tra gli uomini di Chiesa e soprattutto per i carcerati.

Se n’è andato chiedendo fino all’ultimo di pregare per lui.
Chiudendo la bara le hanno posto un velo di lino sulla faccia …
Ma ora la nube che lo separava dallo splendore del volto di Dio, Madre Trinità, con la sua morte è stata squarciata ..Ora che è per sempre nel regno dei viventi col Vivente non ha più bisogno di preghiere .. è lui, Santo tra i Santi di Dio, a pregare per la pace e per la Chiesa, santa et meretrix, perché si liberi da tutto ciò che è spazzatura e viva fino in fondo le Beatitudini, accogliendo e dando dignità a ogni battezzato.
Dott. Rosario Ignatti
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