Gioacchino Genchi, il Cga ordina il reintegro in polizia del perito informatico
Reintegrare Gioacchino Genchi nella polizia di Stato dopo la destituzione del febbraio 2011. È la decisione che ha preso il Consiglio di giustizia amministrativa, l’organo di appello del tribunale amministrativo regionale in Sicilia. Già nel luglio del 2014 il Tar di Palermo aveva ordinato l’annullamento della destituzione e di tutti i provvedimenti disciplinari e cautelari adottato nei confronti del vice questore Genchi. Adesso, quindi arriva la conferma da parte del Cga, che ha ordinato il reintegro del funzionario di polizia.
La destituzione di Genchi era arrivata dopo che il perito informatico aveva espresso critiche su alcune vicende e polemiche che lo avevano visto protagonista: come l’inchiesta Why not, condotta dall’allora sostituto procuratore Luigi De Magistris. Genchi era stato condannato in primo grado ad un anno e tre mesi di reclusione per abuso d’ufficio insieme all’attuale sindaco di Napoli.
“Sta per uscire uno scandalo che sarà il più grande della storia della Repubblica. Un signore ha messo sotto controllo 350mila persone”, era stata la frase con cui l’allora premier Silvio Berlusconi aveva attaccato Genchi nel 2009. Poi erano partiti i provvedimenti disciplinari. Il primo era stato preso perché Genchi era stato ritenuto responsabile di aver pubblicato sul suo blog, un dialogo su facebook con il giornalista Gianluigi Nuzzi , su vicende personali che lo avevamp visto coinvolto. Altri due provvedimenti derivavano da dichiarazioni e interviste rilasciate.
“L’amministrazione di polizia – diceva invece il Tar nella sentenza del luglio 2014 – ha mostrato una eccezionale pervicacia a procedere disciplinarmente nei confronti del proprio dipendente, facendo seguire con una scansione logica precisa gli atti utili ad addivenire alla irrogazione delle sanzioni, le quali poi hanno costituito la base per il successivo provvedimento di destituzione, al quale sembra invero essere stata preordinata l’intera azione amministrativa”. A Genchi il Cga ha riconosciuto il diritto di esprimere liberamente il proprio pensiero.
(Fonte: ilfattoquotidiano.it)