I fedeli della Matrice Nuova scrivono al Vescovo di Cefalù in merito ai recenti trasferimenti di parroci

Nei prossimi giorni la lettera riportata in basso, firmata da tanti fedeli castelbuonesi, verrà inviata a S.E.R. il Vescovo

(Riceviamo e pubblichiamo) – Con un articolo apparso in data 4 settembre 2023 sul portale dell’informazione castelbuonese, Castelbuono LIVE, la comunità ha appreso che S.E.R. Mons. Giuseppe Marciante, Vescovo di Cefalù, ha affidato in solido:

  • la Parrocchia Santa Rosalia in Campofelice di Roccella ai: Rev.di Mons. Francesco Casamento e Don Saverio Martina, designando come Moderatore il Rev.do Mons. Francesco Casamento;
  • la Parrocchia Natività di Maria Vergine in Castelbuono ai: Rev.di Mons. Giuseppe Vacca, Parroco della Parrocchia Maria Santissima Assunta e Don Marcello Franco, Parroco della Parrocchia Sant’Antonino Martire, designando come Moderatore lo stesso dell’Unità di Pastorale Sinodale.

Con la predetta decisione, dunque, S.E.R. Mons. Marciante ha trasferito, con effetto immediato, Don Francesco Casamento a Campofelice e ha affidato la Matrice Nuova congiuntamente a Don Pino Vacca e Don Marcello Franco, già Parroci delle altre due Parrocchie castelbuonesi.

Tale inaspettata decisione ha lasciato attoniti non solo i parrocchiani della Matrice Nuova, ma tutta la comunità castelbuonese, che improvvisamente si è vista privata dalla figura del pastore della Matrice.

Senza entrare nel merito delle motivazioni di tala scelta, probabilmente indotta dalla richiesta di Don Francesco che aveva più volte espresso il desiderio di avvicinarsi all’anziana mamma che risiede a Campofelice, la stessa è apparsa subito irrazionale e non rispettosa delle necessità dei fedeli, soprattutto di quelli più fragili.

Ci saremmo aspettati, S.E.R., che nella rotazione attuata nelle ultime settimane avesse tenuto conto dei bisogni della nostra Comunità, designando immediatamente l’Arciprete di Castelbuono; non si comprende, infatti, perché la Matrice nuova viene privata del suo Parroco, mentre alla Parrocchia di Campofelice vengono assegnati due Parroci.

Privare la Comunità castelbuonese dell’Arciprete ha il sapore di una decisione punitiva, di cui non comprendiamo le finalità e che lascia tanta amarezza in noi fedeli; né l’assegnazione “in solido” della Matrice Nuova agli altri due Parroci può colmare il vuoto determinato dalla decisioni di S.E.R., che impatta violentemente con i sentimenti della nostra comunità.

Non vi è dubbio, infatti, che assegnare una parrocchia congiuntamente ad altri due Parroci, che già hanno la loro Parrocchia da curare, è come non assegnarla a nessuno dei due, mascherando la volontà recondita di chiudere una delle tre Parrocchie di Castelbuono.

S.E.R., la comunità dei fedeli della Matrice nuova ha già subito il trauma di una chiusura avventata, disposta un anno prima dell’avvio dei lavori di ristrutturazione, e oggi deve subire il rischio della chiusura definitiva.

S.E.R., chiudere una Parrocchia significa squalificare l’appartenenza e, come Lei sempre ripete nelle sue lettere, calpestare pezzi di vita, alimentando la fede “fai da te” come questione privata.

Gli adulti e i giovani, “forse, possono e devono, come Lei ci ha insegnato, in una logica sinodale, frequentare altre realtà parrocchiali, e questo è un bene inestimabile che arricchisce i singoli e le comunità e argina l’autoreferenzialità delle appartenenze ecclesiali, ma la comunità è costituita anche da anziani, bambini, soggetti fragili, gruppi che da decenni si frequentano, che sono depositari di una fede semplice, efficace e autentica; il rischio è quello di disperdere questo patrimonio inestimabile e di lasciare abbandonati a se stessi molti parrocchiani della nostra comunità.

 S.E.R. forse nella scelta operata non si è tenuto conto che la Matrice Nuova storicamente rappresenta sia il punto di riferimento delle tre parrocchie, sia l’identità più intima e profonda dell’intera comunità castelbuonese, in quanto Arcipretura, per cui la sua chiusura rischia di aggravare la disgregazione e l’autoreferenzialità.

S.E.R. noi siamo fiduciosi nel suo ruolo di Pastore, capace di comprendere che una comunità si costruisce con l’assidua presenza e la partecipazione di tutti nella perseveranza, nella preghiera, nella frequenza Eucaristica e nell’esercizio della carità, in una logica di piccole comunità che crescono confrontandosi e camminando insieme.

S.E.R. queste sono le  nostre semplici riflessioni che Le abbiamo voluto esternare, affinché il Signore possa guidarlo nelle scelte migliori per la comunità, auspicando l’assegnazione immediata di un nuovo Parroco alla Matrice Nuova.

I Fedeli

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