I successi di 24ORE Business School: dal master a ingegnere della sostenibilità con Simone Sottile

(https://www.24orebs.com/) – Simone Sottile, palermitano classe 1994, è stato delegato Young Ambassador per Youth 7 (il gruppo ufficiale di engagement giovanile del G7 di Torino che si è svolto il 27 aprile) durante il workshop sul clima, energia e ambiente nell’ambito relativo alla transizione energetica. Proprio alla luce della sua esperienza, Simone ci racconta il suo percorso nella sostenibilità aziendale dopo la formazione in 24ORE Business School.

Simone, di cosa ti occupi oggi e qual è il tuo percorso professionale?

Sono un ingegnere energetico e nucleare; oggi ricopro il ruolo di Infrastructure & Network Engineer in e-distribuzione SPA, società del Gruppo Enel.

Il focus principale della mia attività riguarda la gestione e lo sviluppo delle infrastrutture della rete elettrica di distribuzione, in un’ottica di sviluppo sostenibile e in linea ai principi di sicurezza; tra i vari obiettivi legati alla mia figura rientra l’aumento della resilienza delle nostre reti, effettuando attività di potenziamento, in modo tale da favorire un maggiore accesso in rete di distribuzione di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili e assicurando la qualità e continuità del servizio elettrico e l’affidabilità.

Prima di passare in Enel ho lavorato in Sonatrach, multinazionale algerina leader nel settore oil and gas, prima come Process Engineer e poi nel ruolo di Refining Operation and Production Planner.

Raccontaci come il Master conseguito alla 24ORE Business School ha contribuito alla tua formazione?

L’Executive Master in Strategie di Sostenibilità e Change Management Aziendale conseguito alla 24ORE Business School mi ha permesso di approfondire diversi temi legati alla sostenibilità, vedendola da aspetti diversi rispetto la mia formazione ingegneristica.

Si tratta di un master pensato per fornire gli strumenti adatti a guidare il cambiamento di mindset economico e sociale, in quanto la sostenibilità non è più solo nice to have, è sempre più leva di sviluppo, ma solo per le imprese e le organizzazioni in grado di portarla al centro delle proprie strategie, con onestà e senso etico.

Questo percorso mi ha dato la possibilità di capire l’importanza della necessità di cambiare i modelli gestionali aziendali se si vuole ottenere un obiettivo reale e soprattutto mi ha fornito hard skill su temi finanziari e strumenti per costruire il cambiamento, ora più che mai indispensabile per le imprese e per il nostro Paese.

Qual è stata la forza del Master?

Uno dei punti di forza è sicuramente la possibilità di confrontarsi con relatori molto competenti e soprattutto specializzati in diversi temi, tutti legati tra di loro e fondamentali per ottenere gli obiettivi del modello di sviluppo sostenibile. In aggiunta, un altro punto di forza è sicuramente la possibilità di creare un network con tanti altri professionisti, dove ognuno, con competenze diverse, ha arricchito i momenti condivisi.

Perché e a chi consiglieresti questo percorso?

Lo consiglio a chi è appassionato, a chi crede nella possibilità continua di formarsi e potersi arricchire con i contributi che questo master ti dona. Lo consiglio ai tanti colleghi che si occupano di energia, perché è importante vedere questi aspetti anche secondo altre ottiche e visioni, ad esempio quelle finanziarie.

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