Il commento della FLAI CGIL Madonie-Castelbuono sui risultati elettorali alle regionali 2012

La CGIL non vince, la CGIL non perde.

 

La CGIL non ha vinto le Regionali, la CGIL non ha perso le Comunali.

 

La CGIL non è un partito ma fa politica e gli uomini e le donne, i braccianti ed i disoccupati iscritti alla CGIL, che mi onoro di rappresentare, laddove ci sia una competizione elettorale scelgono sempre il campo progressista, riformista e della sinistra.

 

E’ la Nostra Storia l’appartenenza alla Sinistra, storia in questa terra vissuta con il sacrificio estremo, la propria vita, di tanti compagni uccisi dalla mafia e dal malaffare.

 

Ebbene in questa competizione elettorale i braccianti, gli edili, i pensionati e i disoccupati iscritti alla Camera del Lavoro di Castelbuono hanno scelto; hanno scelto Crocetta ed hanno scelto Antonello Cracolici, UNICO riferimento all’ARS sempre disponibile nel merito delle vertenze e delle problematiche collettive cui trovare soluzioni, nella certezza che la vittoria di Crocetta portasse con se, all’ARS, il Segretario Regionale della CGIL Mariella Maggio. 

E Crocetta ha vinto e sono stati eletti all’ARS Antonello Cracolisi, Mariella Maggio ma anche la Compagna Concetta Raia, Giovanni Panepinto e Filippo Panarello. Non c’è l’ha fatta e c’è ne rammarichiamo conoscendone la preparazione e la disponibilità il Compagno Camillo Oddo. Ed è un alito di freschezza è l’elezione di Fabrizio Ferrandelli, “rottamatore” di fatto, insieme agli elettori, del “rottamatore” di comodo che in Sicilia si fregiava dell’accordo con Cardinale e Genovese.

 

A Castelbuono il Pd è il primo partito e nella diaspora fra il Circolo e gli “esodati”, nata con le elezioni comunali alla cui ricomposizione non ha contribuito di certo l’azione diplomatica (inesistente) del Segretario Regionale Peppino Lupo, questo risultato che vede una inaspettata, per molti, e storica inversione dei rapporti di forza fra i diversi candidati espressioni delle diverse sensibilità nel Pd castelbuonese, dentro e fuori il Circolo, dà più forza alla Segretaria di Michele Di Donato, cui sin dal primo istante dopo la sua elezione abbiamo dato disponibilità per una più proficua collaborazione; collaborazione riscontrata, ad esempio, in campagna elettorale e nella individuazione dei rappresentanti di lista.

 

La Segreteria del Circolo, rafforzata dal mutato rapporto di forza (immaginate se il primo eletto a Castelbuono fosse stato Peppino Lupo!!!!), dovrà assumersi, adesso, un ruolo centrale in un’azione diplomatica che porti, ci auguriamo davvero, al superamento della diaspora in atto. Ricucitura necessaria anche perché TUTTI, tutti coloro che firmeremo la carta di intenti “Italia Bene Comune”, dovremo partecipare con pari dignità alle prossime primarie del 25 novembre e sostenere il Pd alle politiche di primavera.

 

Pari dignità per chi sostiene Bersani, per chi sostiene Renzi e per chi sostiene Vendola (e siamo contenti per la sua piena assoluzione) sperando che chi sostiene quest’ultimo abbia l’umiltà, passata la competizione elettorale e le sciocchezze che essa porta a dire, di riconoscere nel Pd una forza di pari dignità in riferimento alla moralità distinguendone le colpe da chi, come il berlusconismo e il malaffare, hanno la responsabilità della situazione economica e sociale in questa Regione e nel Paese.

 

Spero che il risultato delle regionali abbia fatto comprendere come gli elettori, nello scegliere fra coloro che si pongono populisti fra i populismi dell’antipolitica e dell’antisistema, scelgono il non voto o i grillini e non certo una copia sbiadita in una sinistra settaria e con vocazione minoritaria.

 

Ma se Crocetta oggi vince è, nonostante il non voto e i grillini e con il centrodestra maggioranza ancora fra gli elettori siciliani, perché giusta è stata la scelta di chi con l’appoggio al Governo Lombardo ha favorito la destrutturazione del centrodestra siciliano. Se i cracolici boys non avessero messo un cuneo in quel momento, con la scelta di appoggiare un Governo Tecnico, oggi avremmo Miccichè Presidente e Rita Borsellino e Orlando, gli stessi che hanno impedito a Ferrandelli di essere Sindaco di Palermo oltre ogni regola democratica laddove si partecipa alle primarie, in giro per le televisioni a dire quanto siamo onesti noi a sinistra, quanto siamo bravi e quanto siamo puri; invece ci sarà Lucia Borsellino Assessore alla Sanità a cercare di cambiare questo sistema fatto, ad esempio, di prenotazioni di visite mediche in cui basta conoscere un amico e una prenotazione viene anteposta a quella di un altro che ha solo la colpa di non avere lo stesso od altro amico.

 

Con questo risultato mi auguro che la si smetta di continuare a parlare a vanvera della Camera del Lavoro di Castelbuono tirandone la giacchetta quando conviene o sputtanandola laddove sbagliato è il contesto assembleare. La Camera del Lavoro è riconoscibile SEMPRE nell’appoggio che dà nelle competizioni elettorali; alcune volte è più semplice farlo, perché, convogliando i voti su unico candidato è facile contarne il consenso rispetto ad altre competizioni dove il consenso si distribuisce su 3-4 candidati; e basta leggere il risultato elettorale regionale per capire come gli stessi voti c’erano, anzi in misura maggiore, sui candidati consiglieri comunali nelle scorse elezioni e sul candidato Sindaco. Difatti, se l’affluenza fosse stata superiore, ancor più evidente in questa competizione, sarebbe stato il risultato, così come più consistente ma meno evidente è stato il consenso alle comunali perse, e non per colpa della Camera del Lavoro, come qualcuno ha cercato di far intendere scaricando su altri proprie scelte sbagliate.

 

Ma se la CGIL non vince così come la CGIL non perde, la vera lezione che ci dà questo voto è la necessità di ripartire seminando il germe dell’impegno per il bene comune anche quando non si è protagonisti o primedonne; deve essere ritessuta una rete di partecipazione capace di portare nuove idee e nuovi protagonisti, capace di ricostruire quel legame tra la politica e la società. Da qui nasce il bisogno di unire, la necessità di andare insieme dalla stessa parte, riaccendere il sacro fuoco della passione politica anche in chi, nonostante sia o sia stato classe dirigente nella nostra comunità, non ha vissuto da protagonista questa che è e rimarrà una pagina di Storia per la Sicilia. Non ci era mai capitato di vincere le regionali e ci spiace se qualche compagno sia deluso per questo.
Il Presidente della Regione, il Compagno Rosario Crocetta, ha una grande responsabilità sulle spalle: è l’ultima speranza per la Sicilia.

 

Lo stesso sarà per il Compagno Pier Luigi Bersani per il Paese.

 

TuttixBersani adesso, inizia un’altra grande battaglia politica; le battaglie politiche si possono perdere, si possono vincere ma mai rinunciare a combatterle.

(fonte facebook)
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