Il disastro della sanità regionale e una riflessione per Castelbuono

La notizia che ha travolto la sanità regionale spingendo alla dimissioni l’assessore Razza merita una severa riflessione.

Sono usciti molti articoli su scala nazionale e ne hanno discusso anche trasmissioni televisive. Gran parte degli opinionisti concordano su un punto.

Qui i reati – se accertati – non interessano a nessuno, ma la questione morale è quella che conta di più. Siamo di fronte ad una voluta approssimazione, l’incapacità di essere trasparenti con i cittadini in un momento così drammatico della storia mondiale.
L’impossibilità della politica e della pubblica amministrazione di essere ritenute affidabili dai cittadini: questo significa evitare rischi per l’incolumità, il Covid significa morte anche in Sicilia, a migliaia.
Da novembre abbiamo sempre sottolineato la grande confusione della comunicazione dei dati dei positivi a Castelbuono, senza alcun preciso resoconto della situazione dei fatti e con l’abbondante ricorso a dirette Facebook a condire ancor di più l’incertezza nel dibattito tra i cittadini.
Alla notizia dell’azione penale contro la sanità regionale il sindaco Orlando – nella qualità di presidente del’ANCI – ha dichiarato di volersi costituire parte civile.
Ci aspetteremmo ugual cosa dal nostro sindaco, famigerato per avere una parola su tutto e una lettera diretta a qualunque istituzione sulle questioni più disparate.
A novembre, ad esempio, scrisse questa lettera al Presidente della Regione:

“Lettera aperta al Presidente della Regione Sicilia
Gent.mo Presidente,
In merito al DPCM del 3.11.2020 intervengo sia in qualità di Sindaco sia come Presidente UNCEM Regionale (Unione dei Comuni e delle Comunità Montane), Associazione che raggruppa i Comuni e le comunità Montane ubicate nell’entroterra della Nostra Nazione e nelle nostre Montagne.
Con questo ruolo voglio lanciare un grido di allarme chiedendoLe di assumersi la responsabilità di dissociarsi dal DPCM del Presidente del Consiglio dei Ministri, affinchè i nostri territori non seguno le sorti di quelle Regioni dichiarate “zona arancione” con pesanti restrizioni per la vita sociale ed economica delle Nostre Comunità.
Gentilissimo Presidente, non segua le direttive impartite dal Governo Nazionale sicuramente dettate dalla pressione delle lobby economiche.”

Dal Comune di Castelbuono aspettiamo fiduciosi una riflessione e maggiore efficienza nella comunicazione.
Sarà utile comprendere ai gestori della pagina Facebook del comune che i meriti nella comunicazione li valutano i cittadini e non presunti analisti che si inventano classifiche a caso.
I cittadini ringrazieranno.

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