Il Festival del Cinema di Cefalù celebra la Guardia Costiera di Palermo con il Premio Mediterraneo Ambiente
Un riconoscimento per l’impegno nella tutela dell’ambiente marino, consegnato in occasione dell’Earth Day 2024
Cefalù, 28 ottobre 2024 – La Giuria del Festival del Cinema di Cefalù è orgogliosa di conferire il Premio Mediterraneo Ambiente alla Guardia Costiera di Palermo per il loro eccezionale impegno nella salvaguardia dell’ambiente marino e costiero. Il premio verrà assegnato il prossimo 2 novembre alle ore 20:00 presso la Sala Meeting del Sea Palace Hotel di Cefalù, durante il prestigioso evento cinematografico che quest’anno ha dedicato un ampio spazio alle tematiche ambientali.
Il riconoscimento alla Guardia Costiera arriva con la motivazione di “promuovere e sostenere valori fondamentali come la sostenibilità, la responsabilità ecologica e la conservazione delle risorse naturali.” Attraverso un’attività costante di monitoraggio, prevenzione e intervento, la Guardia Costiera rappresenta un baluardo nella difesa dell’ecosistema marino, offrendo un contributo concreto al benessere delle comunità locali e al futuro del nostro patrimonio ambientale.
“La Guardia Costiera di Palermo incarna con il suo lavoro quotidiano l’essenza stessa dell’impegno ecologico,” ha dichiarato Mario Macaluso, presidente del Festival. “Questo premio vuole essere un tributo alla loro instancabile dedizione e un invito a riflettere sull’importanza di proteggere le nostre risorse naturali, essenziali per la vita e la cultura delle generazioni a venire.”
L’edizione 2024 del Festival del Cinema di Cefalù, che si terrà dal 1 al 3 novembre presso il Cinema Astro, ospiterà la proiezione di 50 film selezionati che esplorano temi sociali, culturali e ambientali, con appuntamenti quotidiani dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:30 alle 18:00. La cerimonia di premiazione del 2 novembre rappresenta un momento di celebrazione non solo per il mondo del cinema, ma anche per chi, come la Guardia Costiera, lavora in silenzio e con dedizione per preservare i nostri mari.