Il giovane pasticcere Mario Fiasconaro sul palco di Best in Sicily per raccontare la storia dell’azienda dolciaria di famiglia
Il contest Best in Sicily anche quest’anno ha individuato le migliori realtà dell’Isola per i mercati dell’ospitalità turistica e del food&beverage. Nel corso della cerimonia di premiazione dell’edizione 2019, tenutasi ieri pomeriggio (17 febbraio) negli spazi del Teatro Bellini di Catania, sono saliti sul palco i giovani di Best In Sicily rappresentanti di alcune realtà leader dell’enogastronomia dell’Isola. A Mario Fiasconaro il compito di ripercorrere le tappe salienti dell’azienda (dolciaria) che si fonde col cognome di famiglia: un brand siciliano di nascita ma divenuto famoso davvero in tutto il mondo.
Ristoranti, hotel, bar, pasticcerie, cantine vinicole, caseifici, forni, macellerie… promosso dal giornale online Cronache di Gusto (vero e proprio punto di riferimento sul Web per il sempre più folto popolo dei gourmand), il contest Best in Sicily anche quest’anno ha individuato le migliori realtà dell’Isola per i mercati dell’ospitalità turistica e del food&beverage.
Nel corso della cerimonia di premiazione dell’edizione 2019, tenutasi ieri pomeriggio (17 febbraio) nei magnifici spazi del Teatro Bellini di Catania, sono saliti sul palco i giovani di Best In Sicily rappresentanti di alcune realtà leader dell’enogastronomia dell’Isola. A Mario Fiasconaro il compito e l’onore di ripercorrere le tappe salienti dell’azienda (dolciaria) che si fonde col cognome di famiglia: un brand siciliano di nascita ma divenuto famoso davvero in tutto il mondo. Da tre generazioni, Fiasconaro è un punto di riferimento indiscusso nei più bianchi orizzonti dell’alta pasticceria d’autore.
Tutto ebbe inizio nel 1953 a Castelbuono, storico borgo nel cuore del Parco delle Madonie a circa 100 chilometri da Palermo. È in quell’anno e in quel luogo che il mitico don Mario (nonno dell’omonimo nipote) aprì una piccola gelateria. Il successo non tardò ad arrivare e quella bottega, anno dopo anno, si fece impresa. Buon sangue non mente: con l’ingresso dei tre figli, l’attività decollò raggiungendo numeri importanti e fama internazionale.
E oggi siamo alla terza generazione. Sarà una questione di DNA, saranno i segreti tramandatigli per linea diretta dal pluripremiato padre Nicola, saranno anche i periodi di stage su è giù per l’Europa alla corte dei più grandi Maîtres Pâtissiers… nonostante i suoi soli 26 anni, il giovane Mario sta già facendosi notare fra gli addetti ai lavori.