Il teatro di chi resta, Madonie in scena contro lo spopolamento

Progetto delle OfficineTeatrali quintArmata

(ANSA) – PALERMO, 29 GIU – Il teatro come strumento di rigenerazione della memoria collettiva delle “comunità restanti”.

La comunità che resta” che, attraverso lo strumento del teatro sociale e di una residenza di creazione per professionisti, intende mettere a tema la spinosa questione dello spopolamento delle aree interne.
    Il progetto delle OfficineTeatrali quintArmata, finanziato dal Fus (Fondo Unico dello spettacolo) e promosso dal Comune di Palermo, dalla Città metropolitana, in collaborazione con i Comuni interessati all’iniziativa e l’Associazione “L’Urlo”, è rivolto a tutti i cittadini madoniti, con particolare attenzione a tutte quelle realtà associative che operano nel territorio.

    “Da decenni le Madonie subiscono uno spopolamento, con conseguente depauperamento dei rapporti sociali che incenerisce il patrimonio condiviso di pratiche e beni immateriali – afferma il regista e direttore artistico del progetto Santi Cicardo – Spesso le soluzioni si limitano a considerare questi paesi, oggetti museali da esibire al turismo mordi e fuggi, trascurando le necessità e urgenze di coloro che restano e a fatica ci vivono. Da queste considerazioni generali ‘Pane e Pietre. La comunità che resta’ prende le mosse per realizzare un’azione che attraverso la vivificazione della memoria e con l’ausilio di tutti gli strumenti di un teatro di comunità, possa agevolare nuove forme di aggregazione e stimolare nella ‘comunità dei restanti”, un nuovo protagonismo. Nessuna malinconia o tentativo folkloristico di ricostruzione di un tempo passato mitico e irenico, peraltro mai esistito, quanto piuttosto la voglia di riaffermarci come una comunità viva e attiva” Il progetto si compone di un laboratorio itinerante di teatro sociale della durata di 30 ore (“Il tempo perduto”); una residenza di creazione, della durata di 10 giorni (“Il tempo rivissuto”) e dallo spettacolo “Pane e Pietre”. A condurre i laboratori saranno Leonardo Bruno (musicista/producer); Santi Cicardo (regista e attore); Francesco Gulizzi (attore) e Patrizia Veneziano (coreografa). “La frequenza è libera, gratuita, senza limite di età. (ANSA).

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