IlSole24ore: Fase 2 per Fiasconaro: il rilancio con un hub per la produzione di pane ai grani di Sicilia

Interessante articolo apparso oggi sul ilsole24ore a firma di Silvia Marzialetti

L’ azienda leader nella produzione di dolci da forno artigianali tipici della tradizione punta alla diversificazione

Un laboratorio destinato alla produzione di pane fresco realizzato con grani di Sicilia da esportare in tutta Italia. A stagione pasquale non ancora conclusa Fiasconaro – azienda leader nella produzione di dolci da forno artigianali tipici della tradizione siciliana – scalda i motori in previsione della cosiddetta Fase 2. E, come da tradizione, l’attenzione è puntata sull’origine delle materie prime.

Il lockdown dell’Horeca ha avuto un forte impatto sulle vendite pasquali dell’azienda – 21 milioni di fatturato nel 2019 – i cui canali tradizionali di vendita sono rappresentati da pasticcerie e negozi specializzati. Scartata la strada della Gdo, la macchina dell’online – spinta a pieno regime con l’intensificarsi dell’emergenza – non è riuscita a compensare integralmente le performance degli anni precedenti.

“Al momento le vendite online di colombe sul territorio nazionale rappresentano il 15% del fatturato del periodo di Pasqua, ma confidiamo in una ripresa grazie al mercato estero, soprattutto Asia, Australia e Americhe”, commenta Nicola Fiasconaro, che insieme con i fratelli Martino e Fausto, guida l’azienda fondata dal padre nel 1953 a Castelbuono, nel cuore del Parco delle Madonie.

Parola d’ordine diversificazione
Il business plan su cui da settimane è concentrata l’attenzione dei tre fratelli punta sulla diversificazione. Il primo dei laboratori previsti dal progetto Fiasconaro 2020, il nuovo hub destinato a diventare il più grande polo agroalimentare di Sicilia, aprirà a fine anno e sarà destinato alla produzione del pane. “Ci siamo rivolti alle industrie piemontesi e venete per la fornitura di impianti e tecnologie già presente nei loro magazzini”, racconta Nicola. ”Quando il laboratorio sarà operativo, partiranno turni h24 per portare in alto la produzione”.

L’obiettivo è fornire un prodotto alternativo alle farine bianche.”Sono convinto che l’uso spregiudicato di farine stressate abbia contribuito ad alimentare il fenomeno della celiachia”, racconta Nicola Fiasconaro.
La diversificazione consentirà di compensare anche l’approvvigionamento di materie prime sul lungo periodo, che Fiasconaro considera inevitabile.”Fino a ora il sistema ha retto grazie alle scorte – dice – ma ora i prodotti sono al limite della scadenza e occorre che tutti gli organi competenti si attivino per vigilare sulla sicurezza delle produzioni”.
Il pensiero dell’azienda è rivolto in particolare alla prossima produzione natalizia, che tradizionalmente mette sul mercato prodotti artigianali in venti gusti. “Frutti di bosco, fichi d’india, rosa: sono certo che non riuscirò a coprire l’intera gamma, perchè il fresco non sarà garantito e ci sarà un massiccio ricorso agli additivi”.

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