Incendi, lettera aperta alla comunità madonita
Cari tutti,
l’articolo apparso sul Caleidoscopio a firma di Vincenzo La Punzina, dall’emblematico titolo BESTIE, inerente l’incendio doloso che ha mandato in fumo il 70 per cento della superficie boschiva di contrada Pianette a Gangi, fa si che si ponga l’attenzione su una parola chiave che possa contrastare questo assurdo fenomeno, e cioè PREVENZIONE.
Gli interventi svolti da varie entità come la protezione civile, vigili del fuoco, forestale etc., e l’infaticabile sforzo dei volontari di protezione civile di diversi comuni madoniti poco possono fare se a monte non si svolge il lavoro preparatorio, peraltro previsto da diverse leggi e decreti regionali, che possa consentire interventi mirati e più incisivi a seguito del divampare degli incendi, molto spesso di origine dolosa e criminale.
E’ necessario ripristinare immediatamente il servizio, a cura dell’azienda delle foreste demaniali, per la manutenzione straordinaria dei sentieri boschivi e la relativa creazione dei viali parafuoco, il tutto prima dell’inizio della stagione antincendio. Bisogna poi prevedere la rimozione immediata dei detriti boschivi che giacciono sui bordi delle strade e quindi facile preda dei piromani a cura della stessa forestale o delle associazioni che raccolgono detriti di questo tipo per l’utilizzo nelle centrali di biomassa. In questo modo, gli interventi delle forze preposte e degli operai antincendio potranno essere più incisivi e soprattutto immediati.
Ma questo da solo non basta. Considero gli incendi del nostro pregiato patrimonio boschivo una calamità naturale, alla stessa stregua dell’emergenza rifiuti delle grandi città, e chiederò l’intervento dell’esercito per pattugliare le nostre zone e prevenire le azioni dei piromani che bene ha fatto il sindaco di Gangi Ferrarello a definire scellerati, che troppo spesso vengono catturati in flagrante per essere poi liberati subito dopo per astrusi cavilli legali ormai anacronistici. Chiediamo ai nostri legislatori, soprattutto siciliani, di inasprire le pene per i piromani in modo da prevedere in ultima razio il carcere duro e il blocco dei beni per risarcire i tanti agricoltori e le tante aziende che, come l’anno scorso, gettano in fumo anni di duri sacrifici.
L’estate si avvicina, e le Madonie non potranno sopportare una stagione durissima come quella dello scorso anno. Convocherò un tavolo di coordinamento e monitoraggio al quale tutti gli enti e associazioni coinvolte nella materia dovranno partecipare, in modo che ognuno possa fare la sua parte per arginare i nemici del nostro territorio. E soprattutto un appello a voi cittadini madoniti per vigilare sui nostri territori e segnalare prontamente qualsiasi situazione sospetta che possa sfociare in nuovo attacco ai nostri boschi. Difendiamoli, insieme.
Angelo Pizzuto
Presidente Parco delle Madonie