Incendi Madonie. Il presidente Pizzuto scrive al ministro Clini
(Riceviamo e Pubblichiamo)
Misure in deroga alla normativa sul catasto degli incendi, defiscalizzazione e soprattutto una deroga al patto di stabilità per i comuni colpiti dagli incendi. Sono queste le richieste che il presidente del Parco delle Madonie Angelo Pizzuto ha avanzato in una lettera indirizzata al ministro dell’Ambiente Corrado Clini. La scorsa estate il territorio del Parco delle Madonie é stato gravemente danneggiato da una serie di violenti incendi che, specie nella seconda metà di settembre, hanno devastato centinaia di ettari di territorio.
“Non chiediamo privilegi o misure di favore ma provvedimenti indispensabili per rimettere in piedi una terra altamente produttiva che ha subito una vera e propria catastrofe naturale – spiega Pizzuto – non é accettabile che la nostra gente già vessata dalla violenza delle fiamme finisca per dover subire oltre al danno la beffa di un apparato normativo che, cosí come é concepito, non aiuta ma anzi mette in gravi difficoltà non solo i Comuni ma anche le attività produttive del settore agricolo zootecnico e turistico, sulle quali si basa l’economia del nostro territorio.
É inutile girare intorno al problema – aggiunge Pizzuto – per ricostruire servono risorse che né i comuni né la regione possono garantire. Per questo diventa indispensabile un interessamento vero e sincero da parte dello stato centrale”. Secondo il presidente del Parco bisognerebbe in primo luogo consentire ai comuni di investire le risorse delle casse comunali attraverso una maggiore flessibilità nella gestione delle spese da affrontare a causa degli incendi. Ció con l’ampliamento del tetto di sforamento del patto di stabilità. In secondo luogo occorre pensare ad un alleggerimento fiscale per le persone e per le imprese colpite dai roghi. “Siamo consapevoli della scarsità di risorse a disposizione – conclude Pizzuto – ma non si puó pensare di usare due pesi e due misure fra chi é stato colpito da terremoti o alluvioni e chi, come noi, ha dovuto fare i conti con le fiamme.
Dei provvedimenti per l’alleggerimento della pressione fiscale alle attività produttive ed una deroga ai vincoli posti dal catasto degli incendi potrebbero significare la salvezza di questo territorio”.