Intervista al capitano e bomber della Castelbuonese. Arena: “rimaniamo umili”

ARENA

 

CASTELBUONO. Francesco Arena da tre anni è il leader della Castelbuonese. Approdato nel dicembre 2012, «Ciccio » presto è diventato il pupillo del presidente Fabio Capuana e della tifoseria, vincendo i campionati di Prima  Categoria e Promozione,  in quest’ultimo è stato il capocannoniere dei granata. Adesso ha iniziato quello di Eccellenza siglando la rete che ha consentito di conquistare i tre punti.

Che effetto si prova a segnare già alla prima di campionato tra l’altro ad una squadra come il Misterbianco che l’anno scorso è stata semifinalista dei play off nazionali?

«Sicuramente un’emozione fantastica. Spero soltanto che questo sia l’inizio di una lunga serie di gol e di vittorie, a prescindere dalla squadra che incontreremo».

Però siete capitati in un girone che non a caso è stato soprannominato «di ferro», incontrerete squadre blasonate come l’Acireale, il Città di Messina, il Siracusa di Mascara e compagni. Questo, secondo lei, rappresenta un punto di debolezza?

«Non esiste nessun punto di debolezza. Certo, non sarà facile affrontare determinate squadre con determinati giocatori, ma il pallone è rotondo e noi ci impegneremo con tutte le nostre forze affinché si raggiungano i nostri obbiettivi».

A proposito di obiettivi, con la compagine del presidente Capuana lei ha vinto due campionati in due anni. Qual è l’obiettivo per questa stagione? La salvezza come sostiene la società oppure lei vorrebbe fare il tris?

«Non nego che vincere l’ennesimo campionato per me sarebbe un’immensa gioia, ma bisogna non essere presuntuosi e rimanere con i piedi per terra. Questo spirito ci farà vivere una probabile vittoria con più gioia».

Quest’anno è toccata a lei la fascia di capitano, dopo che Federico Città, il quale l’ha indossata dalla Terza Categoria alla Promozione, ha lasciato la Castelbuonese. Sente la pesantezza di questa eredità?

«A prescindere dalla fascia, la stima, l’amore e il rispetto che ho provato per la società, per il presidente, per i dirigenti, per i giocatori, per il mister e per i tifosi mi hanno fatto sempre sentire come se lo fossi sempre stato».

Domenica ci sarà la prima trasferta al famoso “Tupparello” di Acireale. Come affronterà questo match?

«Con l’Acireale sicuramente sarà un match non facile, loro hanno un passato glorioso con stagioni in serie B, noi invece siamo solo una matricola, e per questo partono con il favore del pronostico. Ma nulla è impossibile, in campo saremo undici contro undici e noi daremo il massimo. Del resto, penso che la nostra squadra sia riuscita a dimostrarlo con il Misterbianco! ».
(LaSicilia – Giuseppe Spallino)

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