La compagnia teatrale Spazioscena presenta “Il Patto”

La compagnia teatrale Spazioscena presenta
IL PATTO

Progetto e regia di Annamaria Guzzio

Con Vincenzo Cantisano, Annamaria Guzzio e la gentile collaborazione di Giuseppina Guzzio

Maschere e locandina: Luca Sclafani – Costumi e attrezzeria: Spazioscena

Assistenza tecnica: Giuseppe Vignieri, Marianna Mitra, Samuele Castiglia

La Trama

La vicenda di cui tratta questo testo è ambientata a Berlino Est negli anni 50, gli anni della contrapposizione tra il regime comunista e quello filoamericano. Karl e Lisl sono due vecchi e scalcinati artisti di Kabarett che cercano di sopravvivere mantenendo il loro piccolo locale in una cantina nel contesto di una Berlino Est distrutta dalla seconda guerra mondiale e stretta nel controllo della Stasi, la polizia di stato, una “nuova Gestapo” con cui il regime comunista promette di stanare i “sabotatori” che, agli ordini del ben noto “imperialismo angloamericano”, cercano di minare l’economia della Nuova Germania e le sue conquiste nel campo del socialismo. Con i pochi mezzi disponibili i due anziani artisti allestiscono  piccoli numeri di intrattenimento su strutture mobili, pronte ad essere smontate per dar spazio ai tavolini da caffè. La natura politica e satirica del Kabarett li porta a mettere in scena la storia di Hendrik Hofgen, un attore famoso ai tempi del nazismo soprattutto per una sua magistrale interpretazione del mito faustiano del Mephisto. Ma, nel raccontare di Hofgen che all’ascesa del nazismo pur di riuscire a salvarsi  tradisce il suo migliore amico, Karl e Lisl attraversano un terreno pericoloso: criticare il potere assoluto di una Dittatura in un momento politico in cui se ne è solo sostituita un’altra sicuramente ha i suoi rischi. I due artisti infatti non sfuggiranno all’azione repressiva della Stasi che con le sue innumerevoli spie riesce a penetrare in tutti gli ambienti. Traditi anche loro (come avviene nella vicenda da essi stessi rappresentata) da un sedicente amico,  attenderanno che la Stasi li venga a prendere recitando, fino all’ultimo, i versi di Bertold Brecht , nella disperata consapevolezza che il loro piccolo Kabarett sia l’ultimo spazio di libertà.

Note progettuali

Sappiamo che, con l’avvento del nazismo anche il mondo del Kabarett berlinese finì nella morsa del regime, con molti dei protagonisti obbligati a fuggire o a restare, pagando però un prezzo salatissimo. Tra i perseguitati costretti all’esilio gli intellettuali Thomas Mann e Bertold Brecht mentre l’esilarante e folle Kabarett di Karl Valentin nel 1942 venne chiuso per ordine del regime nazista . Lontano dal pubblico per cinque anni, nell’ultima parte della sua vita Valentin  tornò a esibirsi ma nel 1948 fu vittima di un assurdo incidente: rimasto per errore chiuso in un teatro nottetempo, morì nei giorni seguenti per gli effetti del freddo e della malnutrizione. A tutto questo si ispira questo piccolo testo in cui personalmente mi è piaciuto esplorare le possibilità di dialogo tra il mondo colorato e caricaturale del kabarett , sicuramente in stretto contatto con il teatro epico brechtiano, e lo stile drammatico tipico della tradizione borghese.

La possibilità di andare oltre la differenza di genere che da sempre il Teatro offre mi è sembrata un’occasione per esperire la libertà di giocare, insieme ai miei compagni, ancora una volta il Teatro per amore. E infine mi ha affascinato l’idea di poter rendere omaggio e ricordare con questa pièce che gioca a superare i confini tra teatro e metateatro, tra attori e spettatori, tra verità e finzione, tutti quegli artisti che hanno rinunciato alla propria libertà in nome della passione per l’Arte che sa travalicare ogni barriera .       

Annamaria Guzzio

SABATO 15 LUGLIO 2017 ore 21:30
Centro Sud (Chiesa del Crocifisso)

Contributo all’ingresso € 5 fino ad esaurimento posti.
E’ consigliabile prenotare al n. 346 62 09 451 o inviando una mail a associazionespazioscena@gmail.com

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