L’amministrazione parla di cambiamento climatico senza una pianificazione strutturata per promuovere misure di adattamento a rendere il territorio meno vulnerabile

Costituente Per Castelbuono on Monday, March 18, 2024

(Riceviamo e pubblichiamo) – Il punto all’o.d.g. del Consiglio comunale del 7 marzo scorso, declinato in Nuove geografie e strategie contro la crisi climatica e demografica dei territori, presentato dal gruppo di Maggioranza che sostiene il Sindaco, potrebbe far concludere a chi non ha seguito il dibattito in Consiglio che il Comune di Castelbuono si sia dotato di un Piano di contrasto a tutte le conseguenze del riscaldamento globale. Sarebbe una conclusione legittima, ma niente di tutto questo è accaduto, poiché il punto proposto consisteva semplicemente in una presa di coscienza, peraltro ormai diffusa a tutti i livelli anche sul piano normativo. Ma serve ancora prendere atto su eventi dalle conseguenze risapute senza agire drasticamente in contrasto?

Proprio per questo i quattro consiglieri della Costituente, pur approvando il documento letto dalla capogruppo di Maggioranza Lucia Sapuppo, hanno evidenziato il vero nodo della questione, poiché oggi, per tutto quello che si sa delle conseguenze del cambiamento climatico, è certo che non serve produrre e mandare documenti agli uffici politici sovracomunali ma procedere in fretta con azioni specifiche. Al punto in cui siamo arrivati bisogna solo prendere decisioni da applicare strategicamente e le azioni di contrasto devono per forza partire dal basso, dalle singole comunità, quindi anche da Castelbuono.

Il punto trattato è risultato di particolare rilievo anche per lo speciale pubblico presente: la mini Giunta e il mini Consiglio eletti in applicazione del progetto di Educazione civica fatto nella Scuola secondaria di primo grado, che educa i ragazzi all’importanza della rappresentanza e alla Politica come valore fondante per la gestione della comunità, che è di tutti e di ciascuno.

Di seguito, in sintesi, le azioni programmatiche proposte dai consiglieri della Costituente che non si percepiscono nella programmazione dell’Amministrazione Cicero, pur avendo governato da diversi mandati. Il monito rivolto proprio all’Amministrazione è stato quello di dare per prima esempi forti e ripetuti di sostenibilità alla propria cittadinanza, precorrendo i tempi, senza demandare:

  • non tagliare gli alberi per tutti i loro effetti sull’ambiente e quindi di contrasto al cambiamento climatico, per la loro funzione di ossigenazione, contrasto agli inquinanti, riduzione dell’anidride carbonica, riduzione della temperatura ambientale, decoro;
  • piantare alberi periodicamente non solo in risposta ai tagli, anche in ottemperanza ad una legge dello stato del 1992;
  • affrontare il problema della rete idrica comunale ormai vetusta non soltanto nell’emergenza dei guasti continui ma nella programmazione di interventi anche per scaglioni, individuando opportuni finanziamenti;
  • mettere in atto l’economia circolare rivedendo il sistema di raccolta differenziata che è, ad oggi, molto costoso malgrado i risultati in termini di percentuale di differenziata. Ricordiamo che nel 2023 il Comune ha incassato una premialità di € 8.323,61 dalla Regione perché abbiamo raggiunto nel 2021 la soglia del 65% di raccolta differenziata dei rifiuti, ma nessun beneficio è stato previsto per i cittadini, mentre sempre nel 2023 abbiamo speso 8000 € in più per il cane che raccoglie la plastica;
  • incentivare l’installazione del fotovoltaico anche nel centro storico con opportune semplificazioni concordate con la Soprintendenza attraverso il rinnovo del protocollo d’intesa;
  • rivedere l’utilizzo degli asini nella raccolta differenziata, non solo perché poco efficiente e costoso, sia per l’impegno degli operatori sia perché in ogni caso i mezzi seguono gli asini e inquinano lo stesso, ma anche per il rispetto dell’animale;
  • rinnovare il vetusto parco delle macchine comunali poiché la pratica messa in atto di comprare macchine usate, non adeguate agli standard ambientali oggi necessari, è quanto di più deleterio si possa scegliere di fare in barba al virtuosismo rivendicato dal Sindaco su questo tipo di operazione, con l’aggravante che le misure in atto sulle emissioni vengono ignorate dall’Amministrazione che invece dovrebbe essere da esempio per i cittadini;
  • fare prevenzione, pulizia e manutenzione continua alla luce dei costi/benefici delle scelte effettuate (un esempio di sperpero di risorse, per esempio, viene dall’infelice idea di realizzare le strisce pedonali con le basole che richiedono una manutenzione elevatissima);
  • riformulare la viabilità urbana anche in un’ottica stagionale, visto il grave problema estivo del traffico, per ridurre l’emissione di inquinanti e migliorando il surriscaldamento locale. Bisogna decongestionare le strade più trafficate come la via Cefalù, riprendendo pertanto l’antico e mai realizzato progetto del senso unico in via Cefalù e via Papa Giovanni;
  • vigilare sulla corretta installazione e sulla manutenzione degli impianti termici e frigoriferi (pompe di calore e condizionatori estivi) evitando, per quest’ultimi impianti, il rilascio dei gas frigorigeni molto dannosi per l’ambiente.

Di fatto, ciò che l’Amministrazione Cicero rivendica di aver fatto in contrasto al cambiamento climatico può passare come messaggio completo di incentivo alla sostenibilità rispetto alle decine di azioni mancanti, o è solo la punta dell’iceberg di una programmazione che in realtà va a sprazzi e non è declinata come dovrebbe? Perché nulla sappiano del piano agricolo-forestale e come viene applicato? E perché il Sindaco continua a ripetere vantandosene di avere in mano la gestione dell’acqua che serve il nostro Comune senza dire perché si limita a interventi di emergenza? Perché si ferma a dire che in Sicilia non si può fare economia circolare con i rifiuti per mancanza di centri appositi piuttosto che comunicare, ad esempio, se ha fatto serie battaglie per chiudere una filiera e ottenere rimborsi maggiori da restituire ai cittadini? E perché sempre paragoni con Comuni inefficienti? Perché il sindaco ride all’ipotesi di fare la raccolta differenziata senza gli asini non valutando il fatto che la raccolta fatta con mezzi meccanici rispettosi della sostenibilità lascerebbe agli operai attualmente alla guida degli asini tutto il tempo necessario a differenziare accuratamente i rifiuti? Oppure vantarsi in continuazione di azioni che, in realtà, sono gestione ordinaria di un Comune è strategico per distogliere l’attenzione dai grossi problemi?

Il Sindaco ha pure l’abitudine di dire che certe questioni sollevate dalla Minoranza fanno sorridere, ma    dovrebbe prendere l’abitudine di non sorridere a senso unico.

Costituente per La Castelbuono di Domani

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