L’analisi del voto amministrativo a Castelbuono

Il turno elettorale del 12 giugno ha fornito dati molto chiari.

Ha vinto il sindaco uscente, Mario Cicero riconfermandosi alla carica per la quarta volta. Ha vinto con il 42,24% delle preferenze ciò significa che rispetto al 2017 ha grosso modo riconfermato il suo elettorato.

Hanno convinto l’operato della sua amministrazione e i temi affrontati in questa campagna, per certi versi anche surreali, tenuto conto che il grande elemento di forza è stato affidato ad una candidatura – quella dell’Unesco – che non ha un bando ancora aperto. Tuttavia, questa impostazione – fatta più di proclami che di fatti – trova il conforto dell’elettorato e al sindaco va dato il merito di saper parlare alla sua gente nei modi e nei tempi più rassicuranti, una sorta di simbiosi difficile da riscontrare in altre realtà ed efficacemente riassunta nell’ormai ben noto suo sistema paese entrato nel linguaggio comune di tutti.

Le sorprese, invece, si sono avute nella minoranza. Infatti, guadagna la seconda piazza, sia di sindaco sia di lista, La Costituente guidata da Anna Maria Cangelosi.

La Costituente, almeno all’inizio, era data per spacciata senza alcuna velleità di potersi affermare. Invece ha conquistato un consideravele 30,78% dei consensi sul sindaco staccando di quasi quattro punti percentuali il terzo candidato.
La campagna elettorale della Costituente è stata pacata nei toni e di sostanza nei contenuti. Ha affrontato i temi più cruciali del paese forte di uno studio partito e maturato fin dal giugno 2021.
Un’impostazione che è piaciuta ai cittadini, che ne hanno apprezzato la sincera credibilità del progetto la cui natura è sembrata più finalizzata alla costruzione e non alla distruzione.

Al contempo, il risultato più sorprendente è stato il terzo posto di Cambiamo Castelbuono di Antonio Maiorana. In questa lista erano presenti il grosso dei candidati di minoranza dello scorso consiglio, i quali però, nonostante abbiano raggiunto personali risultati di voto considerevoli, hanno pagato lo scotto del flop complessivo della lista.

Maiorana, partito in sordina, si è reso protagonista di un crescendo, argomentando e circostanziando critiche e scelte programmatiche sempre con maggiore sicurezza. Tuttavia, i toni aspri e particolarmente duri di determinati passaggi non hanno fatto adeguata presa sull’elettorato.

Da questi risultati elettorali emerge, dunque, un quadro abbastanza simile al 2017, una parte del paese è invariabilmente senza se e senza ma in appoggio alla maggioranza, la minoranza, invece, vive di diverse anime che non parlano la stessa lingua.
Ci aspettano, dunque, cinque anni in continuità con la linea tracciata ormai da inizio secolo; vedremo se e in che modo la dialettica in consiglio comunale cambierà e, soprattutto, come la minoranza saprà raccogliere le istanze di tutti coloro che hanno espresso insoddisfazione per lo stato attuale delle cose.
Anche questo è il paese reale e dimenticarsene sarebbe un errore fatale per le sorti di Castelbuono.

Composizione del Consiglio comunale

MAGGIORANZA: Mauro Piscitello, Andrea Prestianni, Anna Maria Mazzola, Marienza D’Ippolito, Giuseppina Allegra, Lucia Sapuppo, Vincenzo Marguglio, Giovanni Martorana

MINORANZA: Anna Maria Cangelosi, Maria Pina Ippolito, Domenico Prisinzano, Simona Morici

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