Le Fontanelle: bilancio insoddisfacente del percorso amministrativo negli ultimi 12 mesi

Il Comitato per Le Fontanelle, attivo dalla fine del 2016, è riuscito a destare l’attenzione dei cittadini e delle istituzioni, sulla concreta possibilità di rimodulare la ristrutturazione dell’ex cine teatro Le Fontanelle nel rispetto dei parametri estetici, strutturali e funzionali, rispettivamente coerenti con le esigenze storico-urbanistiche dell’area castellana, con le norme tecniche vigenti, con le aspettative di Castelbuono e dei castelbuonesi.

La prova più tangibile del raggiungimento di questo obiettivo sta nel fatto che, prima del Comitato, i sindaci più recenti erano convinti dell’ineluttabilità di accettare un numero massimo di 80-100 posti a sedere. Dopo che il Comitato ha espresso pubblicamente le sue tesi, tutti (amministrazione, cittadini e progettisti, studio Iano-Monaco incaricato della rimodulazione) si sono convinti del fatto che 400-500 posti potevano essere garantiti.

Nei due mesi che vanno dalla fine di dicembre 2016 alla fine di febbraio 2017 sono stati raggiunti importanti risultati:

  • I castelbuonesi hanno preso coscienza delle possibilità positive prospettate per Le Fontanelle
  • L’amministrazione pro tempore ha adottato entusiasticamente le tesi proposte dal Comitato (da evidenziare a questo proposito, oltre alle condivisioni verbali fatte al Comitato, il post dal titolo “Insieme per un sogno anche noi vogliamo Le Fontanelle” pubblicato il 17 gennaio 2017 su CastelbuonoLive dall’amministrazione pro tempore, che ribadiva la condivisione delle tesi del Comitato)
  • Il sindaco pro tempore, Antonio Tumminello, ha cercato (e trovato) il supporto del Comitato per esplicitare alla direzione dei lavori, Studio Iano-Monaco, le linee guida da seguire nella rimodulazione
  • La direzione dei lavori ha accettato quasi totalmente le linee guida proposte, anche dietro l’approfondimento condotto autonomamente su tutto il materiale che era stato pubblicato dallo stesso Comitato
  • Il consolidamento dell’idea di rimodulazione del progetto su tre assi portanti: a) 400-500 posti a sedere, b) mantenimento della balconata, c) ristrutturazione antisismica e urbanistica del teatro con riduzione dell’ingombro in altezza.


Risultati importanti, si diceva, tanto che a marzo 2017 il Comitato, pur consapevole che la strada da percorrere fosse ancora tanta, riteneva che la comunione di intenti concretizzatasi, facesse ben sperare in una felice e rapida conclusione della vicenda. Comunione di intenti evidente anche nell’opposizione di allora se è vero come è vero che il suo esponente di punta, l’attuale sindaco Mario Cicero, nel commento ad un post del Comitato, dopo averne lodato il senso civico, si era addirittura piccato quando il Comitato aveva scherzosamente rifiutato (perché riteneva l’amministrazione già ampiamente sensibilizzata sull’argomento) la sua “intercessione” da esplicare con una interrogazione all’amministrazione Tumminello.

Purtroppo da allora qualcosa nel meccanismo sembra essersi inceppato: pur considerando fisiologico un periodo di stasi legato alle elezioni del giugno 2017 e all’insediamento dell’amministrazione uscita vincente da quelle elezioni, da agosto 2017 non si è più avuta notizia di passi avanti concreti nella rimodulazione del progetto. Nel frattempo il Comitato si è proposto all’amministrazione Cicero con gli stessi intenti di ente civico interessato alla riqualificazione de Le Fontanelle e di supporto – qualora necessario – per la conoscenza acquisita sul campo in merito all’argomento. L’attuale sindaco ha convocato per due volte questo Comitato (ad agosto e a novembre 2017) ribadendo la necessità di aspettare l’esito della sentenza in ordine alla vertenza intrapresa dalla ditta aggiudicataria dei lavori a causa della rescissione del contratto per inadempienza.

Facendo il raffronto con il fervore concreto dei primi tre mesi, a questo Comitato sembra poca cosa quanto fatto da agosto 2017 ad oggi. Tuttavia il Comitato è rimasto in attesa dell’evolversi degli eventi confidando in una rapida conclusione del processo e per il fatto che l’amministrazione Cicero, nell’incontro di agosto 2017, aveva assicurato formalmente di essere perfettamente d’accordo con le tesi espresse fin dall’inizio (vedi post pubblicato dal Comitato su CastelbuonoLive il 29 agosto 2017).

Peraltro, dopo un rincorrersi altalenante di buone e cattive notizie, non c’è più stato verso di ottenere ulteriori riunioni con l’amministrazione Cicero, la quale ha addotto giustificazioni che vanno dagli impegni istituzionali alla inopportunità di condividere con il Comitato notizie non ancora assodate con la giunta e non consolidate in consiglio comunale (come se nei 3 mesi dal dicembre 2016 al febbraio 2017, con l’amministrazione Tumminello, ciò non fosse proficuamente avvenuto e sempre nel rispetto delle prerogative di giunta e consiglio).

Si diceva dell’altalenarsi di buone e cattive notizie, a volte a stretto giro di posta, con informazioni rassegnate solo telefonicamente in 1-2 minuti, e dietro insistenza del Comitato.

Ora, mercé l’ultima notizia verbale del 25 luglio 2018, fornita sempre con le modalità di cui sopra, sembra di essere di nuovo nella fase “notizie buone”. Nella fattispecie, sembra che gli assessorati regionali competenti remino nella direzione del salvataggio del finanziamento in essere, ma a questo punto e proposito, due domande sorgono spontanee:

  1. La fase delle “notizie buone” è farina del sacco dell’amministrazione o degli assessorati regionali preposti che hanno intenzione di salvare il finanziamento? Il dubbio si insinua a causa delle dichiarazioni pubbliche rese dal sindaco, il 3 giugno 2018, in occasione della commedia del Gruppo Teatro Incontro, che a tutti erano sembrate un de profundis per il progetto di rimodulazione
  2. La durata delle “notizie buone” (e della consueta promessa di convocazione del Comitato) è legata alla momentanea disponibilità degli assessorati regionali preposti oppure è legata ad una azione incisiva, efficace, tenace, dell’amministrazione che vuole perseguire quella che anche la precedente amministrazione ha definito il sogno di rivolere Le Fontanelle?


Solo domande per il momento, ma faremo in modo di ricevere le relative risposte nel breve: ottenendole dall’attuale amministrazione in maniera chiara e univoca (cosa – questa – in cui confidiamo), o trovandole attraverso lo studio di tutti gli atti pertinenti per i quali, in base al D.L. n. 97/2016 (che interviene su decreti preesistenti in materia) vige il diritto di acceso pubblico.

A questo proposito, il Comitato ritiene doveroso informare che una importante trasmissione televisiva di rilevanza nazionale gli ha chiesto di fornire tutte le informazioni in suo possesso in ordine all’argomento Le Fontanelle.

Il Comitato conta in una ripresa tempestiva (prima dû Cruggifissu) del percorso verso la riqualificazione de Le Fontanelle, secondo le linee guida condivise con la vecchia e la nuova amministrazione, ritenendo questo progetto di estrema importanza. Importanza condivisa anche dall’attuale amministrazione, considerato che il progetto di ristrutturazione de Le Fontanelle è l’unico che essa ha inserito nel programma triennale delle opere pubbliche 2018/2020.

In definitiva, per il conseguimento dell’obiettivo per cui è sorto, il Comitato auspica di non dovere adottare strategie proprie del Machiavelli secondo le quali il fine giustifica ogni mezzo.

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