Le “Scie Chimiche” anche a Castelbuono. Un aeromobile C130 a bassa quota sulle campagne circostanti

Le "Scie Chimiche" anche a Castelbuono. Un aereomobile C130 a bassa quota sulle campagne circostanti

 

Lo scorso sabato, dalle prime ore del giorno fino alla tarda mattinata, gran parte del territorio del Comune di Castelbuono è stato caratterizzato da un intenso traffico aereo. Come mostrato dalle foto in allegato, scattate  nei pressi di contrada Vinzeria, il passaggio dei velivoli ha riempito il cielo di scie bianche che con il passare delle ore si sono espanse, divenendo ammassi gassosi nubiformi.

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Il fenomeno delle “Scie Chimiche” (dall’inglese Chemtrails) avviene in tutto il mondo, è assai noto sui media e sopratutto su internet. E proprio sul web si parla di esperimenti militari, tenuti segreti dai governi. Nulla si sa di preciso circa gli scopi di tali esperimenti, tra le ipotesi più accreditate quella che attribuisce la presenza delle scie a degli esperimenti che hanno la funzione di modificare o alterare il clima di un determinato territorio.

I governi e gli organi ufficiali a quanto pare sono stati più volte interrogati in merito alla questione, le risposte fornite riguardo la formazione delle scie, chiamate ufficialmente scie di condensa, sono riferite alla trasformazione del vapore acqueo, prodotto dalla combustione del carburante degli aerei, in cristalli di ghiaccio, il tutto causato da particolari condizioni di umidità, pressione e temperatura che si riscontrano solo ad alte quote di volo.

Tuttavia, analizzando anche il fenomeno verificatosi a Castelbuono, esistono elementi che inducono quantomeno al sospetto.

Per esempio tutti abbiamo avuto modo di vedere che negli anni passati il fenomeno della scia di condensa non durava più di alcuni minuti; le attuali “scie chimiche” persistono per ore.foto2

Inoltre è veramente assai strano che in una particolare giornata, in una zona che non è certo nota per essere una rotta aerea molto trafficata (a volte non passa un aereo per giorni) si concentri un traffico aereo così notevole, chi scrive ha registrato il passaggio di almeno dieci velivoli in poche ore.

Altro fatto assai inquietante, accaduto sempre lo scorso sabato, è stato il passaggio, a bassa quota, di un velivolo di grosse dimensioni,  che a dire di alcuni testimoni doveva essere un c 130. Il mezzo in questione è un aeromobile militare  capace di trasportare uno o più carri armati che può inoltre essere utilizzato come aereo cisterna, per il rifornimento in volo.

Allo scopo di chiarire il fenomeno delle “Scie Chimiche” abbiamo incluso sotto un articolo tratto da tanker-enemy.com, sito internet specializzato in questo argomento:

Le scie di condensa sono provocate dalla trasformazione del vapore acqueo, prodotto dalla combustione del carburante, in aghetti di ghiaccio, causata dalle condizioni di umidità, pressione e temperatura che si riscontrano solo ad alte quote di volo. Secondo la NASA, le contrails si formano quindi ad altitudini in genere superiori agli 8.000 metri, valori di umidità relativa superiori al 72% e temperature inferiori a -41° Celsius. Qualsiasi velivolo che rilasci copiose scie a quote inferiori e condizioni di umidità e temperatura non idonee, è un aereo chimico.

Il nome “scie chimiche” è la traduzione del termine “chemtrails”, coniato per la prima volta nel 1996, anno in cui, in Canada, si ebbero i primi avvistamenti delle medesime. Le scie chimiche vengono definite tali per il semplice motivo che non sono scie di condensazione (contrails), ma sono generate artificialmente, a quote e condizioni di temperatura ed umidità non idonee alla formazione delle scie di condensa tipiche. Le scie di condensa, infatti, si formano a quote superiori agli 8.000 metri, valori di umidità superiori al 72% e temperature inferiori a -41° Celsius.

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I governi ed i i militari hanno eseguito sperimentazioni su aree popolate, sin dalla fine degli anni quaranta e su questo è stata raccolta una documentazione impressionante. Con incredibile disprezzo della vita umana, i governi di ieri ed oggi hanno compiuto e compiono tuttora esperimenti su cittadini inermi ed inconsapevoli. Nel 2003, l’Italia ha stipulato un accordo di collaborazione con gli Stati Uniti denominato “Cooperazione Italia-USA su Scienza e Tecnologia dei cambiamenti climatici”. Questo accordo, ufficialmente è volto allo studio dei fenomeni atmosferici, ma in realtà, come si deduce dai vari paragrafi del documento, implica la diffusione di sostanze chimiche dannose in atmosfera, tramite aerei opportunamente attrezzati, per verificare gli effetti delle stesse sulla biosfera.

Abbiamo reperito decine di brevetti, acquistati in seguito dalla N.A.S.A. e da altri organismi statunitensi che permettono la modificazione dei fenomeni meteorologi attraverso il cospargimento aereo di elementi chimici come alluminio, zolfo, titanato di bario, torio radioattivo, rame, selenio, manganese, quarzo, silicio.

L’irrorazione di tonnellate di particolato in bassa ed alta atmosfera in vaste aree del mondo sta modificando in modo irreparabile gli equilibri climatici e biologici e, seppure queste operazioni di aerosol vengano spacciate per tentativi di mitigare l’effetto serra, esse invece, sortiscono l’effetto contrario. E’ infatti dimostrato che la barriera artificiale creata tramite le “scie chimiche”, oltre ad impedire il passaggio della luce solare necessaria per la vita sulla terra, imprigiona il calore negli strati bassi dell’atmosfera, con un conseguente aumento delle temperature. Non dimentichiamo inoltre che il lungo periodo di siccità che affliggerà varie parti del mondo è senza dubbio causato dalla massiccia diffusione di bario in atmosfera.

Se veramente tali operazioni di aerosol fossero mirate a mitigare l’effetto serra, per quale motivo, aerei cisterna KC-135 volano bassi nelle ore notturne?

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