L’Ing. Maurizio Spallino risponde al sindaco Cicero in materia di sicurezza scolastica

Riceviamo e pubblichiamo di seguito la risposta dell’Ing. Maurizio Spallino al sindaco Cicero. L’argomento riguarda un post su Facebook del sindaco in cui quest’ultimo chiedeva lo stop alle polemiche dei giorni scorsi sulla sicurezza della vecchia scuola Media. Dunque il dibattito, poi virato sulla sicurezza strutturale del plesso San Leonardo, è iniziato sul social e a causa della lunghezza della risposta l’ing. Spallino ha chiesto la pubblicazione su queste pagine.


Gentile Sindaco,

solo adesso trovo il tempo di risponderLe.

Sa, il paese realmente reale all’ora in cui lei scrive post su facebook è impegnata al lavoro…

Noto un tono “piccato” nelle sue parole e di questo mi dispiaccio. E mi dispiace notare come, ancora una volta, sembra che io e Lei abbiamo un problema di comunicazione come già Le scrivevo in una risposta su Castelbuono live. Lì ero partito dall’assumere un mio problema di comunicazione nello scrivere e nella capacità farmi capire. Ora penso che lei faccia finta di non capire e, non so quanto consciamente o inconsciamente, non risponde alle domande che le vengono poste. Spesso, inoltre, mette in bocca alle persone cose che non hanno mai detto (come in questo caso).

Cerco prima di risponderLe punto su punto in modo che non si perda nella risposta. Quando passeremo alle domande farò io in modo che lei possa rispondere col minimo sforzo alle mie domande. Come lei stesso dice sono un docente; sono in grado di rendere semplice anche una domanda complessa. E così sarà

Ma andiamo con ordine. Nel suo post su facebook Lei mi scrive:

“Comprendo che lei da professore è un vero esperto di stabilità di edifici, mettendo in dubbio qualsiasi altro parere di tecnico, le chiedo da dove inizia la sua analisi?”

Se per caso si riferisce al mio commento sulla relazione riguardante il plesso San Leonardo ribadisco quanto già scritto, ovvero che quella relazione NON HA ALCUNA VALENZA IN TERMINI DI LEGGE (infatti la struttura è NON COLLAUDATA e NON AGIBILE). E questo è ben diverso dallo screditare o dal mettere in dubbio quanto riportato dal collega che l’ha scritta.  

Non sono entrato, in quel post, nel merito della relazione e di quanto lì riportato. Le è chiaro? Però lo faccio adesso facendo notare una cosa: nella relazione citata (per chi l’ha letta, ed io l’ho letta attentamente) si fa spesso riferimento all’allegato 5, ovvero il tabulato di calcolo. Lì risulta che tutte le verifiche (statiche) sono soddisfatte. Tuttavia, né nella relazione né in nessun altro allegato presente si trovano

1) L’ANALISI DEI CARICHI

2) LE SOLLECITAZIONI (Momento flettente e taglio).

Senza questi dati ci POSSIAMO FIDARE delle conclusioni del tecnico (ed io mi fido, sia chiaro) ma è impossibile ri-verificarne calcoli e risultati. Per intenderci è come se le dicessi “questo tavolo regge”. Ma a cosa? Alla bottiglia quando apparecchiamo la tavola o ad un elefante che decide di usarlo come sgabello? Capisce che c’è differenza? Se non conosciamo i carichi ci dobbiamo fidare e basta. Lei, da profano, si fida e basta. Io, da tecnico, mi fido ma preferirei poter ri-verificare. Approcci diversi. Forma mentis diversa.

Ad ogni modo quella struttura è aperta solo in vigore di una sentenza della Corte Suprema (n.308 del 12/02/2019) che richiama il “dovere dei proprietari a programmare gli interventi edilizi necessari per mettere a norma gli edifici”. In pratica, se gli adeguamenti sono inseriti nel piano triennale delle opere pubbliche Lei ha “il ferro dietro la porta”.

“quali sono gli elementi che le danno indicazioni, che lo portano ad affermare che nella scuola vi sono problemi di staticità?” 

Si rilegga i mie due post. Non faccio MAI RIFERIMENTO alla staticità dell’edificio. Quello che ho fatto è stato riportarle uno stralcio di una delibera di giunta (n. 102 del 22/06/2021) dove viene riportato il parere dell’ufficio tecnico del comune di Castelbuono:

…si pone lo scopo di eliminare gli inconvenienti conseguenti agli indici di rischio sismico particolarmente elevati scaturiti a seguito delle apposite verifiche di vulnerabilità sismica a cui è stato sottoposto l’edificio scolastico denominato Francesco Minà Palumbo e i locali accessori siti in via Sandro Pertini, n.40 in Castelbuono”.

Nessun cenno alla STATICITA’ come comprenderà. Non mi chieda risposte a cose che non ho detto.

L’affermazione sui lavori di sbancamento dove li ha visti?

Forse i lavori di sbancamento non li ha visti Lei, ma credo che il resto della popolazione (almeno quelli che ci vedono) li abbiano visti. Secondo Lei i lavori, “fatti su un altro versante”, non possono aver inciso sulla stabilità attuale dell’edificio? Beh, mi lasci informarla che già nel 2015 (o 2016, dovrei controllare con più precisione) un noto professore di Geotecnica di Ingegneria dell’Università degli studi di Palermo, durante le opere di realizzazione di alcune palificazioni e paratie in centro storico a Santo Stefano di Quisquina, impose all’impresa esecutrice dei lavori un continuo monitoraggio vibrazionale sugli edifici limitrofi. E sa perché? Perché le vibrazioni causate dalle trivelle incidevano sulla stabilità degli edifici vicini, tant’è che, in base ai valori che si registravano, si decideva di abbassare o aumentare il numero di giri delle trivelle. Ma forse questi ingegneri sono troppo scrupolosi…

“…dicono i tecnici quelli che fanno questo mestiere e ogni giorno sono nei cantieri, che non vi è nessun segnale: crepe, spostamenti, fessure, ecc”

Pensi un po’, a me la cosa invece preoccupa ancora di più. Mi preoccupa che durante le fasi di realizzazione dell’altro edificio queste vibrazioni non si sentissero (o si sentissero poco) e si sentano adesso dove sono in essere tutt’altro tipo di lavorazioni. E sa qual è la mia preoccupazione? Che non so dare una risposta a questa vibrazione sentita da una parte di allievi e docenti. E la cosa stranisce anche tre colleghi (loro sì strutturisti, ed anche di un certo livello) che ho sentito oggi ad ora di pranzo. C’è chi ipotizza microfessurazioni, quindi lesioni non visibili ad un esame a vista, chi suggerisce uno studio termografico; insomma, nessuno sa spiegarsi il motivo ma la cosa stranisce tutti. Quando è difficile individuare la causa è quasi impossibile beccare la soluzione.

 “La mia opinione, sul suo intervento, non aiuta a dare serenità”

Le mie sono legittime domande di un cittadino preoccupato. Preoccupato perché in quella scuola ci sono figli di carissimi amici, oltre che colleghi ed una sorella. Legittimo esporre le mie idee ed i miei dubbi. Cosa che continuerò a fare soprattutto quando, in modo neanche tante velato, si proverà a minacciare liberi cittadini di denunce per procurato allarme. Il mio intervento non da serenità? Non spetta a me darla.

E’ lei l’autorità competente. L’onere spetta a lei. E l’onere che si prende va supportato da dati e carte alla mano (come quelle che le ho citato io) e non, me lo lasci dire, tramite “esami a vista”.

Per questo adesso le porrò alcune domande e, come le dicevo prima, le risposte le verranno parecchio semplici.

DOMANDA 1

Sull’edificio di via Sandro Pertini, alla luce degli eventi degli ultimi giorni, sono state condotte analisi di carattere statico tramite prove di carico atte a mettere in evidenza l’effettiva integrità statica dell’edificio?

SI [ ]      NO[ ]

DOMANDA 2

Se NO, sono previste nei prossimi giorni le prove di cui sopra? SI [ ]              NO[ ]

Se SI, pubblicherà le risultanze delle analisi condotte in modo da informare la popolazione? SI [ ]        NO[ ]

DOMANDA 3

Durante le opere di realizzazione di paratie e palificazioni della nuova scuola sono state condotte analisi vibrazionali sull’edificio esistente? SI [ ]        NO[ ]

Sull’edificio SAN LEONARDO:

DOMANDA 4

L’edificio è collaudato: SI [ ]              NO[ ]

DOMANDA 5

L’edificio è dotato di certificato di Agibilità: SI [ ]                  NO[ ]

Come vede domande semplici, chiare e dirette. Mi aspetto, qualora decidesse di rispondere, risposte stringate, chiare e semplici (basta mettere cinque crocette).  Niente voli pindarici, niente divagazioni sul tema. Cerchiamo di capirci che può solo fare bene a tutti.

Cordialmente,

Maurizio Spallino

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