L’intervento della Costituente in merito all’elezione del sindaco Cicero a presidente del GAL Madonie

(Riceviamo e pubblichiamo) Il sindaco Cicero eletto alla presidenza del GAL ISC Madonie
Politiche agricole e delle attività artigianali, economia circolare, politica urbanistica, politiche per lo sviluppo aziendale e dei servizi: in 20 anni di sindacatura Cicero tutto questo è rimasto una chimera, con il solo grande merito di chi a Castelbuono nel settore privato sta resistendo e non certo per merito della politica. C’è da chiedersi, d’altra parte, come e dove il sindaco Cicero avrebbe dovuto trovare il tempo di progettare e applicare politiche efficaci, impegnato com’è ad andare in giro per il mondo o a fare rappresentanza di enti che non sono il Comune. In queste settimane ha ottenuto un altro incarico, quello elettivo e remunerato di presidente del GAL, Gruppo di Azione Locale ISC Madonie (11.000 € annui), un’associazione costituitasi nel 1998 per promuovere lo sviluppo del territorio rurale di riferimento con risultati invisibili, su un territorio sempre più solitario dove l’agricoltura è in estrema difficoltà e i figli che emigrano non lo fanno più da soli ma assieme alla famiglia d’origine che ha modo di vivere unita altrove.


Questo si chiama sradicamento.
Per i cittadini che poco o nulla sanno di enti sovracomunali, sono soci del GAL tutti gli enti locali del territorio rappresentato, l’agenzia So.SVI.MA, la Banca di Credito Cooperativo delle Madonie fino al 19 novembre scorso (data in cui è uscita dal GAL a seguito delle polemiche innescate dall’elezione di Cicero), associazioni di categoria, di produttori, enti no profit. Con il 51% di soggetti privati e il 49% di soggetti pubblici, il presidente negli altri GAL appartiene alla parte privata. Ma nel GAL Madonie chi va a farlo? Un sindaco. Un politico castelbuonese il cui punto di forza principale è autoassolversi da anni di politica risuonante di improvvisazione e ben lontana da una progettazione strutturata, che richiede studi di settore, lavoro di squadra, professionalità. Un sindaco che comincia a urlare quando capisce che in giro si sa che lui è ancora il presidente del Consorzio produttori madoniti debitore al GAL di 165.000 € più gli interessi, col risultato che il bi-presidente ora è creditore e debitore di se stesso.


Di seguito l’intervento della nostra capogruppo Anna Maria Cangelosi nel Consiglio comunale del sera 29 novembre scorso in cui, tra l’altro, ha chiesto ufficialmente se, nel ruolo di presidente del GAL, il sindaco Cicero avvierà la procedura di riscossione coattiva nei confronti di se stesso.
Il sindaco ha dato una risposta chiara: i 165.000 € sono stati un investimento che il GAL ha voluto regalare al territorio e Mario Cicero presidente del GAL non avvierà le azioni di recupero nei confronti di Mario Cicero presidente del Consorzio Produttori Madoniti.
Tutti perdonati.

Costituente per la Castelbuono di domani

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