“Longevità estrema”, le Madonie potrebbero essere la sesta zona blu del pianeta. L’attenzione del mondo scientifico

L’interesse del mondo scientifico per l’invecchiamento generale della popolazione e l’identificazione di nuove strategie per contrastare le malattie connesse all’invecchiamento, ha portato diversi gruppi scientifici a concentrarsi sullo studio di specifiche popolazioni nel mondo, con caratteristiche peculiari di longevità.
Recentemente, un demografo di fama internazionale, il professore Michel Poulain ha contattato il professore Calogero Caruso, professore Ordinario di Patologia generale del Dipartimento di Biopatologia e Biotecnologie Mediche (DIBIMED) dell’Università di Palermo, al fine di delineare una cosiddetta Zona Blu, in Sicilia. Il professore Caruso è anche coordinatore nazionale un progetto finanziato dal Ministero dell’Università il cui scopo è quello di identificare i determinanti genetici e ambientali dell’invecchiamento in buona salute.
«Le Zone Blu sono dei territori che posseggono un numero di longevi maggiore rispetto alla media nazionale (ne sono state identificate 5 di cui una in Sardegna, ndr). Poulain ha messo a punto un metodo scientifico demografico che permette, tramite dati forniti dall’anagrafe, di delineare queste zone», ci riferisce Calogero Caruso.

A tale scopo, Poulain visiterà la Sicilia dal 3 all’8 novembre, per reperire dati anagrafici che possano permettergli di identificare delle Zone Blu nella nostra isola. Lunedì 6 consulterà i dati anagrafici, dal 1866 al 1926 incluso, del comune di Petralia Sottana, il 7 di Geraci Siculo e l’8 quelli del Comune di Isnello.
«L’obiettivo di Poulain – afferma Caruso – è quello di identificare tutte le persone nate nei comuni siciliani che visiterà che sono morte a 90 anni e oltre e per ottenere un elenco dei novantenni e degli ultranovantenni viventi con la loro data di nascita e con il sesso».
Con questi dati , che ovviamente saranno elaborati in maniera anonima, il demografo sarà in grado di produrre una prima valutazione del livello di longevità dei comuni “pilota”.
«L’eventuale individuazione di una Zona Blu – chiosa il professore Caruso – è una grande opportunità per la nostra isola, sia dal punto scientifico sia da quello economico, in quanto le Zone Blu vengono sponsorizzate dalla rivista National Geographic (www.bluezones.com) e diventano meta di turisti che visitano quei luoghi per carpire i segreti della longevità».

Madonienotizie.it ha dato al professore Caruso la disponibilità per la raccolta delle informazioni e avrà il compito di coordinare la seconda fase del progetto. Ovvero il coinvolgimento e coordinamento dei trenta comuni delle alte e basse Madonie e della valle dell’Himera.
Sarà previsto uno screening (esami ematici, urina, ecc) degli ultranovantenni, che acconsentiranno volontariamente di partecipare alla ricerca, nati e residenti nei comuni di Termini Imerese, Cefalù, Castelbuono, Castellana Sicula, Caccamo, Trabia, Pollina, Campofelice di Roccella, Alia, Alimena, Aliminusa, Blufi, Bompietro, Caltavuturo, Cerda, Collesano,
Gangi, Geraci Siculo, Gratteri, Isnello, Lascari, Montemaggiore Belsito, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Polizzi Generosa,
Resuttano, San Mauro Castelverde, Sciara, Scillato, Sclafani Bagni, e Valledolmo.
Il risultato dei test, che i collaboratori del professore Caruso eseguiranno, potrebbe individuare il paesaggio madonita come la sesta zona blu del pianeta e quindi ritrovarlo nel prestigioso club dei longevi insieme all’isola di Okinawa in Giappone, Loma Linda (California), Nicoya, (Costa Rica) e Icaria, (Grecia).
Partner del progetto, tra gli altri, sono la testata giornalistica regionale on line Blog Sicilia, l’Asp e la Città Metropolitana di Palermo, dirette dai commissari Antonio Candela e Girolamo Di Fazio.
Il prossimo 7 novembre è prevista una conferenza stampa, presso la Sezione di Patologia generale del DIBIMED, dove verranno esposti i particolari del progetto ed il 20 novembre, a Castellana Sicula, un incontro operativo con le amministrazioni comunali dei comuni coinvolti per definire i dettagli (chi fa, che cosa) dell’operazione “longevità estrema”.

(Il gruppo del professore Caruso: prof. Candore, Dr Vasto, Accardi, Aiello, Gambino, Bulati)
(Fonte: Madoniepress.it)

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