L’ospedale San Raffaele Giglio punta all’eccellenza: arriva il prof. Rigatti, tra i più noti urologi a livello internazionale
Arriva Rigatti a Cefalù: il rilancio di urologia.
Rigatti arriva dal San Raffaele di Milano dove è stato dal 1985 primario della divisione di urologia (110 posti letto e 7 sale operatorie dedicate), direttore dal 1999 della clinica urologica dell’università Vita e Salute del San Raffaele e direttore della scuola di specialità urologica della stessa università.
Dal 2005, sino allo scorso mese, è stato direttore del Dipartimento di urologia dell’Irccs San Raffaele. Per sette anni è stato membro del comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario (oggi Anvur) di cui è rimasto consulente per i progetti di ricerca. Attualmente è consulente del Consiglio superiore della Sanità.
Da primo operatore vanta oltre 50 mila interventi chirurgici di cui 5000 prostatectomie radicali eseguite anche con le più avanzate tecnologie come: la brachiterapia e la crioblazione prostatica con sonde di terza generazione, la radioterapia interstiziale ecoguidata e la robotica.
Sono invece 1200 le sue pubblicazioni scientifiche.
Ben undici dei suoi ex aiuti sono oggi primari di urologia in altrettanti ospedali; due sono diventati docenti universitari di prima fascia.
“Vengo a Cefalù – ha detto il professore Rigatti – con l’obiettivo di trasferire qui una chirurgia di alto livello e soprattutto con il compito di formare una equipe di giovani urologi. Un’attività che vorrei realizzare in collaborazione con i colleghi urologi siciliani”.
“La presenza di Rigatti – ha evidenziato il presidente Cirillo – potrà dare un contributo alla riduzione della mobilità passiva, che incide sulle casse della Regione, e incentivare l’arrivo di pazienti da altre Regioni”. “Potenziamo – ha aggiunto il vice direttore generale, Carmela Durante – l’urologia di Cefalù con una collaborazione che punteremo a rendere permanente”.
Particolarmente soddisfatto si è detto il professore Guido Pozza, coordinatore scientifico dell’ospedale. “Quella del prof. Rigatti è una preziosa acquisizione da cui ci aspettiamo un grosso ritorno per la sanità siciliana”.