Mad for Science 2020. Castelbuono c’è! Il liceo scientifico ammesso alla seconda fase. Ecco i membri del team

Mad for Science edizione 2019

C’è anche il Liceo Scientifico Luigi Failla Tedaldi di Castelbuono tra i 50 istituti italiani che hanno superato la prima selezione e sono ammessi alla seconda fase del concorso Mad for Science sui 167 licei che hanno inviato la propria candidatura, l’iniziativa promossa da DiaSorin tra tutti i Licei Scientifici italiani (sui 1.600 complessivamente coinvolti), che mette in palio un premio in denaro per il rinnovamento del laboratorio di scienze della propria scuola. Il concorso mette in gara per ogni istituto una squadra composta da 5 studenti ed un professore. Per il Liceo di Castelbuono, il team, guidato dalla prof.ssa Anna Maria Cangelosi, costituito da Federica Pedrazzini, Giulia Gulino, Vincenzo Giaimo, Martina Polizzotto, Gloria Corradino e Giulia Barreca come aiuto team, dovrà concentrarsi su 3 obiettivi specifici dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, redatta dall’ONU, per creare il proprio progetto, che nello specifico riguarderà il recupero delle acque reflue.

Ricordiamo che il liceo castelbuonese sfiorò la vittoria nella passata edizione classificandosi tra gli 8 finalisti nazionali.

Dei 50 licei che hanno superato la prima fase 7 provengono dalla Campania, 6 dalla Lombardia, 4 da Emilia Romagna e Liguria, 3 da Calabria, Lazio, Piemonte, Puglia, Sicilia e Veneto, 2 da Abruzzo, Toscana, Trentino Alto Adige e Umbria, e infine, 1 da Basilicata, Marche e Molise.

Entro il 24 aprile 2020 un Comitato appositamente costituito da DiaSorin selezionerà, a proprio insindacabile giudizio, le 8 proposte progettuali più interessanti. Gli 8 team finalisti presenteranno i loro progetti in occasione della Mad for Science Challenge 2020, che avrà luogo a Torino –idealmente nella seconda metà di maggio – di fronte a una Giuria composta da professionisti della comunicazione ed esponenti della comunità scientifica, che eleggerà i vincitori.

I primi due licei classificati verranno premiati con l’implementazione del biolaboratorio (per un valore massimo rispettivamente di 50.000 e 25.000 euro) e la fornitura dei relativi materiali di consumo (fino a un massimo rispettivamente di 5.000 e 2.500 euro all’anno per 5 anni a partire dall’anno 2020).

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