Madonie, immagini e immaginario – Un laboratorio fotografico per una nuova comprensione del territorio

La fotografia come strumento di indagine e consapevolezza sull’identità madonita.
Il paesaggio, una porzione di territorio frutto dell’interazione fra uomo e ambiente naturale, come elemento di specificità dei territori, punto di partenza per favorire la riscoperta dei patrimoni culturali locali, e creare un terreno di condivisione-confronto con gli abitanti.
Sono questi i due tasselli essenziali della proposta del collettivo “Nòvemiglia” dal titolo “Madonie, immagini e immaginario”, che si concretizza nella realizzazione di un laboratorio fotografico collettivo site-specific e una serie di dibattiti pubblici, per proporre e condividere una nuova comprensione del territorio a residenti, avventori e amministratori.
Il progetto è stato già presentato venerdì 11 gennaio ai ventuno sindaci dell’Unione dei Comuni, in occasione dell’assemblea convocata a Castelbuono da Sosvima per discutere delle linee strategiche di sviluppo comprensoriale, con l’intento di raccogliere le adesioni dei singoli comuni e iniziare a programmare l’appuntamento già nell’ultima settimana di agosto 2019.

Il collettivo Nòvemiglia si avvale, per la costruzione del progetto madonita, dell’ esperienza comune vissuta all’interno del team Arcipelago Italia, progetto curato dall’Architetto Mario Cucinella in occasione dell’ultima Biennale di Architettura di Venezia, ponendo lo stesso accento sull’attenzione ed il rilancio delle aree interne. Un collettivo composto dal gruppo di fotografi internazionali Urban Reports, dall’associazione di architetti di Palermo Bàlad, dall’urbanista Roberto Corbia dello studio MBAA – Atelier d’Architettura e dall’impresa castelbuonese S•, che opera in Sicilia nel settore del marketing culturale.

Durante la settimana di svolgimento del workshop, saranno chiamati a dare il proprio contributo anche paesaggisti, urbanisti, poeti, politici ed altre figure di rilievo nazionale, per una nuova consapevolezza del territorio che si nutra di diverse competenze, per lavorare ad una rappresentazione grafica e semantica fortemente orientata a suggerire una nuova progettualità condivisa, coerentemente alle linee guida della Strategia SNAI e a vantaggio di un comprensorio troppo spesso vissuto e gestito a compartimenti locali.

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