Fiasconaro omaggia la comunità castelbuonese di un Castello di cioccolato


(ANSA) – PALERMO, 28 LUG – In occasione del centenario dell’acquisto del Castello dei Ventimiglia da parte dei cittadini di Castelbuono, anima storica del paese che dal “Castello del buon aere” prende il suo nome, il Maestro Nicola Fiasconaro, insieme al figlio Mario e ai pasticcieri dell’azienda, su invito della Direttrice del Museo Civico Laura Barreca, ha realizzato una riproduzione in miniatura dell’edificio storico in cioccolato.

L’opera, alla quale ha collaborato per il progetto strutturale anche l’artista Fabio Portera, è alta 110 cm. su una base di circa 145 cm. e colpisce per la sorprendente accuratezza nella riproduzione dei particolari architettonici. Custodita in una teca, la creazione verrà esposta al pubblico al Museo Civico di Castelbuono dal 30 luglio 2020, in concomitanza con la mostra “La Stanza delle Meraviglie”, a cura di Maria Rosa Sossai che raccoglie più di duecento oggetti prestati dai cittadini per celebrare il senso di coesione di una comunità, oggi come cento anni fa.

“Mio figlio Mario e tutto il nostro staff di pasticceri di Piazza Margherita si sono prodigati per far rivivere la magnificenza del Castello in una preziosa imitazione che racchiude tutta la nostra passione e l’orgoglio di poter fare un omaggio alla nostra comunità”, ha spiegato il Maestro Nicola Fiasconaro. “Diversi giorni di lavoro e oltre 4 mila tegole assemblate per dare vita a una spettacolare miniatura”.
L’opera è stata presentata al pubblico nel corso dell’anteprima organizzata in occasione della serata di gala del 26 luglio scorso. Sul palco di Piazza Castello, in presenza dei tre fratelli Nicola, Martino e Fausto Fiasconaro, si è svolto lo svelamento della scultura: un omaggio dei pasticceri alla comunità di Castelbuono che nel 1920 ha acquistato il Castello dei Ventimiglia. I dettagli della complessa architettura del Castello dei Ventimiglia rivivono nella fedele riproduzione del Maestro Nicola Fiasconaro. La forma a cubo che richiama l’architettura araba, le torri quadrate dell’architettura normanna e la torre cilindrica di ispirazione sveva sono finemente “scolpite” in questo piccolo grande capolavoro di arte dolciaria.

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