Museo Civico e Stadtmuseum di Düsseldorf inaugurano la mostra “Position Palermo Palermo”
Position Palermo PalermoMostra collettiva con le opere di
Roberto Collovà, José Florentino, Adriano La Licata, Roberta Mazzola, Michela Palermo, Fabio Sgroi, Giorgio VastaA cura di Susanne Anna, Michael Kortländer, Alessandro Pinto. Un progetto in collaborazione con lo Stadtmuseum di Düsseldorf.
Inaugurazione Domenica 7 aprile 2019 ore 12.00
Ex Scuderie e Sala San Giorgio • Museo Civico di Castelbuono (Palermo)dal 7 aprile al 21 luglio 2019
Il Museo Civico di Castelbuono con lo Stadtmuseum di Düsseldorf è lieto di presentare la mostra collettiva “Position Palermo Palermo”, realizzata in collaborazione con il Verein Palermo- Düsseldorf e. V.. Il progetto espositivo include i lavori Roberto Collovà, José Florentino, Adriano La Licata, Roberta Mazzola, Michela Palermo, Fabio Sgroi, Giorgio Vasta ed è stato ospitato nel corso del 2018 allo Stadtmuseum di Düsseldorf.
La mostra è a cura di Susanne Anna, Michael Kortländer, Alessandro Pinto. Gli artisti sono stati protagonisti di una ricerca che ha raccontato la città con le sue contraddizioni e le peculiarità che la rendono unica sia da una prospettiva europea che nel contesto Mediterraneo. Il progetto nasce da una collaborazione attivata tra il Museo tedesco e il Museo siciliano come occasione di confronto e dialogo tra culture e Paesi della Comunità Europea che vivono condizioni geografiche lontane eppure simili.
Lo Stadtmuseum di Düsseldorf e il Museo Civico saranno inoltre partner di un altro importante progetto espositivo itinerante che sarà realizzato tra il 2019 e il 2021 con una terza istituzione dell’area mediterranea, a testimoniare l’impegno nella riflessione sull’attuale situazione che vede la Sicilia al centro dello scenario geopolitico contemporaneo. Come scrivono i curatori del progetto “Palermo e la sua ombra, Palermo e la sua immagine riflessa e capovolta. Palermo e la sua affermazione, Palermo e la sua negazione.
Il celebre spettacolo di Pina Bausch “Palermo Palermo” presentato nel 1990 al Teatro Biondo si apre con l’immagine di un muro che va in frantumi, con le macerie che diventano parte attiva della scena e termina, senza alcun nesso narrativo, con un racconto su delle oche che riescono a fare attendere la volpe in procinto di mangiarle attraverso una preghiera infinita. Due forze contrapposte messe in atto, quella centrifuga, di rottura e fuga da Palermo e quella centripeta di resistenza in una città dalle mille storie, e dai mille contrasti.
Queste due forze sono il fil rouge della mostra che gli artisti hanno cercato di esprimere attraverso un segmento della loro personale visione della città, realizzata tramite un confronto formale e contenutistico con il medium fotografico sia per affermazione che per negazione del medium stesso: fotografie, installazioni, sculture, testi audio – frammenti e brani dalla città dai mille volti”.
La mostra, allestita negli spazi delle Ex Scuderie e della Sala di San Giorgio del Castello dei Ventimiglia, sarà visitabile fino al 21 luglio 2019.